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语法 Grammatica / Grammar

 

venerdì 28 febbraio 2020


Frasi con 是....的



Esprimersi in cinese comporta fatica. Noi non immaginiamo nemmeno la fatica che fanno i cinesi a fare lo stesso lavoro al contrario. Io, che non sono italiana, vi posso garantire che tradurre le frasi contenenti la struttura ....è più difficile per i cinesi che per gli italiani.





In quali contesti uso tale struttura? 
Per mettere in evidenza principalmente quattro aspetti:


1) Il luogo in cui si svolge l'azione
我是在米兰出生的。 她不是在米兰出生的。



Se la frase contiene complemento oggetto, il può precederlo o restare in fondo:

我是在米兰上的大学。 Oppure 我是在米兰上大学的。

她不是在米兰上的大学。Oppure 她不是在米兰上大学的。



Nelle frasi con moto a luogo, il luogo è il complemento oggetto, anche in tal caso il viene spesso inserito davanti ad esso:

我是去年来的意大利。Oppure 我是去年来意大利的。


2) Il tempo
你是去年去中国的吗? Oppure 你是去年去的中国吗?

我不是去年去中国的,是三年前去的。


Nota: in caso di azioni non ancora realizzate il viene omesso

我不是去年去中国的,是明年去。


3) La compagnia
你是跟谁一起去看电影的?

我是一个人去的,不是跟别人去的。
 

4) Il mezzo
你怎么回家?

天气很好,我是走路回家的。


Anche la motivazione può essere messa in evidenza:

你怎么才来?

我是让你等我的,是故意的。

  Note:


a) quando l'oggetto è un pronome personale, esso non può che trovarsi prima del :

她好久知道这件事,我不是今天告诉她的.



b) 是 può essere omesso, senza compromettere il senso di evidenza, tuttavia in frasi negative ciò non è possibile

我来作客的,不是来工作的。

 

 

 

 

domenica 14 luglio 2019


时量补语 Complemento di durata / Time-measure complements


持续时间 La durata / Timing

Andando avanti nello studio della lingua cinese prima o poi c’imbattiamo nei complementi di durata. Che cosa sono e a che cosa servono? Vediamo di dare delle risposte soddisfacenti.
Going forward in the study of the Chinese language, sooner or later we come across the time-measure complements. What are they and what is their use? Let's try to give satisfactory answers.
Partiamo dalle frasi italiane:
Let's start with the English sentences:
Sono stato in Cina per due anni.
I lived in China for two years.
我在中国呆了两
Questa frase esprime semplicemente la durata di un’azione. L’azione è conclusa come lo indica il “了” aspettuale.
This sentence simply expresses the duration of an action. The action is completed as indicated by the aspect particle 了”.


Altri esempi:
Further examples:

Ho dormito per un giorno.
I slept for a day.
我睡了一天()觉。

Ho cucinato per tre ore.
I went on cooking for three hours.
我做了三个小时(的)饭。

Queste ultime due frasi, tuttavia, in cinese si esprimono in modo diverso. Perché? Perché, oltre al complemento di durata, contengono anche il complemento d’oggetto. Il complemento d’oggetto nelle lingue italiana e inglese sembrano assenti, eppure ci sono: 
These last two sentences, however, are expressed differently in Chinese. Why? Because they contain, in addition to the time-measure complement, the object, too. The objects in the sentence in Italian and in English seem to be absent, yet there are:


dormire = dormire sonno (睡觉 ) dove significa dormire e significa sonno.
to sleep = sleep sleep (睡觉) where means sleeping and means sleep.
cucinare = fare cibo (做饭) dove significa fare e significa cibo.
cooking = making food (做饭) where means doing and means food.
Ecco altre frasi dove si distinguono chiaramente il complemento di durata e il complemento d’oggetto:
Here are other sentences where the time-measure complement and the object are clearly distinguished:
Ho studiato cinese per due anni.
I studied Chinese for two years.
我学了两年()汉语

Ho guardato la tv per tre ore.
I watched TV for three hours.
我看了三个小时()电视



动脑筋玩具 Rompicapo / Brain teaser




Dove sono i principali problemi nell’uso di complementi di durata? Nascono dal fatto che la frase cinese non tolleri l’uso di due complementi verbali (complemento di durata e complemento d’oggetto) un dopo l’altro. Noi saremmo tentati di formulare le frasi come queste: 
Where are the main problems in using time-measure complements? They are born from the fact that the Chinese sentence does not tolerate the use of two verbal complements (the time-measure complement and the object) one after the other. We would be tempted to formulate phrases like this:
 

(1) 我睡觉了一天。
(2) 我做饭了三个小时
(3) 我学了汉语两年汉语。
(4) 我看了电视三个小时

Tuttavia sono sbagliate tutti e quattro. La lingua cinese obbliga ad usare un solo complemento dopo il verbo. Come fare? Abbiamo visto che si può usare il  complemento d’oggetto determinato da quello di durata per mezzo della particella
However all four are wrong. The Chinese language obliges us to use only one complement after the verb. What can we do? We have seen that you can use the object determined by the time-measure complement by means of the particle.
 

(1) 我睡了一天()觉。
(2) 我做了三个小时(的)饭。
(3) 我学了两年()汉语。
(4)我看了三个小时()电视。
Un altro modo per separare i due complementi è la ripetizione del verbo, trovandosi da solo il complemento di durata dopo il verbo:
Another way to separate the two complements is repeting the verb, so that the time-mesure complement remains alone after the verb:


(1) 我睡觉了一天。
(2) 我做饭了三个小时
(3) 我学汉语了两年汉语。
(4) 我看电视了三个小时。
Per ultimo possiamo anticipare l’oggetto, anche in questo caso il complemento di durata si troverà da solo dopo il verbo:
Last but not least, we can anticipate the object, so that, once again, the time-mesure complement remains alone after the verb:
(1) 睡了一天。

(2) 做了三个小时

(3) 汉语学了两年。

(4) 电视看了三个小时。
 
Cosa succede se l’azione non è conclusa?
What happens if the action has not been ended?
Sono in Cina da due anni.
I have been living in China for two years.
我在中国呆了两年了
Certo, l’azione è avvenuta come lo indica il “了” aspettuale che segue il verbo, ma non è  ancora conclusa. Questo cambiamento è espresso dal 了”modale alla fine della frase e serve per descrivere l’azione stesso.
Of course, the action took place as indicated by the aspect particle "" that follows the verb , but it is not yet ended, as shown by modal particle "" at the end of the
sentence thus describes the action itself.



Ecco, come si trasformeranno le nostre frasi:
Here is how our sentences will transform:
(1) 我觉睡了一天
Sto dormendo da un giorno./ I've been sleeping for a day.

(2) 我饭做了三个小时了
Sono tre ore che cucino. / I've been cooking for three hours.
 
(3) 我汉语学了两年
Studio cinese da due anni./ I have been studying Chinese for two years.
 
(4) 我电视看了三个小时
Sono tre ore che guardo la tv./ I've been watching TV for three hours.


Per qualsiasi domanda non esitare a contattarci qui (nei commenti) o nel gruppo pagina facebook qui
Don't hesitate to contact us her (leave a comment) or on the facebook group here:





mercoledì 10 aprile 2019


Il luogo nella grammatica cinese

 
A volte, in classe, si crea qualche confusione intorno alle parole indicanti luogo. A noi, italiani, viene naturale precedere la parola dal prepositivo (a casa, in ufficio, al mondo, nei teatri, dal dottore, in tram, sotto il tavolo, fuori dall'edificio etc.) e troviamo difficile immaginarli senza.

Nella lingua cinese è diverso. Perché? A questo punto guardiamolo da più vicino.

Sin dalle prime lezioni di grammatica c'imbattiamo in parole che esprimono luogo.


1. Frasi in cui il luogo è ciò in cui si svolge l'azione.
Quando troviamo parole che esprimono luogo nei gruppi preposizionali, preceduti da 在 (zài) o altre preposizioni, il luogo si trova rigorosamente prima del predicato. Esso serve per stabilire il luogo dell'azione espressa dal verbo. Una frase comprendente simili gruppi preposizionali si chiama appunto "frase preposizionale".

爸爸在银行工作。(Bàba zài yínháng gōngzuò.)
Papà lavora in banca


哥哥在大学学习。(Gēgē zài dàxué xuéxí.) 
Mio fratello studia all'università.

2. Frasi in cui il luogo è l'oggetto dell'azione
Nelle frasi, invece, dove vi sono dei verbi di moto seguiti dal complemento risultativo 在, a loro volta seguiti da parole indicanti luogo, esso diventa l'oggetto dell'azione e si trova sempre dopo il verbo.
Tuttavia non dobbiamo confondere il complemento risultativo 在 con la preposizione 在.


我的眼镜不在这儿,你放在哪儿了?(Wǒ de yǎnjìng bú zài zhèr, nǐ fàng zài nǎr le? )
I miei occhiali non ci sono, dove li hai messi?

我把自行车停在路上了。(Wǒ bǎ zìxíngchē tíng zài lùshàng le.)
Ho parcheggiato la bici in strada.


Nonostante il verbo 在 esprima stato in luogo, eccezionalmente segue le regole dei verbi di moto; viene seguito dalla parola indicante luogo e si trova in fondo alla frase.



妈妈不在家。(Māma bú zài jiā.)
La mamma non é in casa.

晚上我常常在家。(Wǎnshàng wǒ chángcháng zài jiā.) 
La sera sono spesso a casa.

Fin qui le parole indicanti luogo erano sempre preceduti da  在.


3. Frasi in cui il luogo è il soggetto
Quando il luogo diventa oggetto di osservazione, esso diventa il soggetto e come tale si trova all'inizio della frase.  Non si tratta nè di un luogo dove si svolge l'azione, nè del luogo oggetto del movimento.


路上车太多了。(Lùshàng chē tài duō le.)
Ci sono tantissime macchine per strada.


 公园里有很多花和树。(Gōngyuán li yǒu hěn duō huā hé shù.) 
Nel parco ci sono tanti fiori e alberi.

In questi casi la preposizione 在 non serve.



Il luogo può altresì fungere da attributo. Ovviamente anche in tal caso la preposizione  在 non serve. Il luogo è seguito dal nome e, di norma, dalla particella 的 prima di esso.





屋室里面的家具都是送给我的。(Wūshì lǐmiàn de jiājù dōu shì sòng gěi wǒ de.)
I mobili della mia camera sono tutti dei regali.


我朋友都是中国南方人。(Wǒ péngyǒu dōu shì Zhōngguó nánfāng rén.)
I miei amici sono tutti del sud della Cina. 
Ti é stato utile leggerlo? Fallo sapere qui:






mercoledì 20 marzo 2019


Italians do it better non vale per il cinese


Oggi in Italia moltissimi giovani intraprendono lo studio della lingua cinese e il loro numero è destinato a salire esponenzialmente.

Tuttavia pochissimi di loro arrivano ad un livello progredito e ancor meno ad un livello avanzato. Perchè?


Primo punto:
Il genio italico permette di avanzare nello studio piuttosto velocemente ma solo fino ad un certo punto. E' come suonare uno strumento: solo con esercizi ripetuti e precisi si riesce ad avere una base che permetta sviluppi futuri.



Nello studio specifico della lingua cinese, la base comprende scrittura e fonetica, entrambe richiedono tempo sia per familiarizzare con i suoni e con i concetti base della scrittura sia per padroneggiare entrambi con una certa scioltezza. Non avendo nè tempo a disposizione, nè insegnanti in grado di far apprendere appieno toni e suoni, per la cronica carenza di tempo sia per insegnare che per fare le dovute verifiche, come risultato gli studenti avranno una base lacunosa sulla quale difficilmente potranno fare affidamento per costruire discorsi più ampi e per comprendere con sicurezza ciò che leggono o ciò che sentono dire.

Parlo per me, facendo leva sulla mia esperienza personale.



Secondo punto:
Fare l'insegnante è questione di vocazione. Tra i miei pochi insegnanti ve n'erano italiani e cinesi. Pochissimi di loro l'avevano, la vocazione. Io stessa, dopo tanti anni di esperienza scopro nuovi metodi per spiegare agli studenti i punti chiave che portano al successo nello studio.




Terzo punto (quello più dolente): 
Si tratta di sforzarsi ad un'apertura mentale mai sperimentata prima. Siamo agli antipodi, facciamo prima a fare esattamente il contrario di ciò che ci verrebbe da fare. Quando traduciamo dal cinese, propongo sempre di partire dal fondo. Anche quando proviamo ad esprimerci in cinese si tratta di cambiare punto di vista; invece di esprimere in prima battuta ciò che vogliamo dire, lasciamo che l'ascoltatore s'incuriosisca fino all'inverosimile mentre attende che noi arriviamo, dopo aver sciorinato tutte le condizioni e le varie circostanze, a dire di che cosa si tratta.

Tutto qui? Quasi.

Mi viene in mente la Città Proibita e tanti altri luoghi di culto. Ho l'impressione che i cinesi tengano a riservare l'ultimo posto per le cose più importanti. Se non altro, la loro lingua lo dimostra.

Questo dal più semplice al più difficile. Provo a darne qualche esempio

Una faccenda importante
重要的
Noi introduciamo la "faccenda" e poi spieghiamo che è importante
I cinesi lasciano la "faccenda"  per ultimo

La faccenda di cui abbiamo discusso ieri
昨天谈论的那件
Idem come sopra


La faccenda ci era chiara solo dopo averne discusso con amici e parenti per un sacco di tempo
跟亲戚朋友谈论了半天,才了解那件


La faccenda ci era chiara solo dopo essere andati a visitare il luogo dell'accaduto e dopo averne discusso con amici e parenti per un sacco di tempo.
先去了参观发生的地点,再跟亲戚朋友谈论了半天,才了解那件



Per saperne di più clicca qui:






mercoledì 14 novembre 2018


"了" Particella Aspettiva e "了" Particella Modale



Dopo il post  "了 Particella aspettiva" del 20 novembre 2017 (clicca qui) e quello del 6 dicembre 2015 (clicca qui) "Particella modale 了 ", oggi parleremo di entrambe le particelle.

Quando è opportuno usare l'una e non l'altra? Quando le uso entrambe? Dove si trova l'una e l'altra nella frase cinese?


Preferisco portare degli esempi tratti dall'ultima lettura in classe:


我们来到了一个公园。没想到他又翻过了公园的围墙。这个公园的墙比大学的墙高多了。他翻过去了。.....
我跳了一下,翻过去了。如果再让我翻一次,我可能翻不过去了。


Esaminiamo una frase alla volta.


我们来到了一个公园。
Wǒmen lái dào le yígè gōngyuán.   
(Siamo giunti in un parco)

Nel corso del racconto, a questo punto viene evidenziato il luogo raggiunto. Non si tratta semplicemente di elencare un'azione dopo l'altra, dunque usiamo la particellaaspettiva per evidenziare la particolarità del luogo (oggetto dell'azione). Tale particella si trova subito dopo il verbo.


没想到他翻过了公园的围墙。 
Méi xiǎng dào tā yòu fān guò le gōngyuán de wéiqiáng.  
(Non avrei mai pensato che avrebbe scavalcato anche il muro di cinta del parco.) 

L'esempio è identico a quello precedente; vale a dire evidenzia il muro del parco, come oggetto dell'azione.




这个公园的墙比大学的墙高多
Zhège gōngyuán de qiáng bǐ dàxué de qiáng gāo duō le
 (Il muro di questo parco era molto più alto di quello dell'università.) 

Questo è l'esempio di una situazione che muta rispetto ad una precedente. Usiamo dunque la particella modale.Tale particella si trova in fondo alla frase.

他翻过去了。 
Tā fān guò qù le
(Egli lo scavalcò.)

La particella modale, qui usata, serve anche a descrivere un'azione svolta, come in questo esempio. Molto descrittivo, viene spesso usata nei racconti scritti.

我跳了一下,翻过去了。
Wǒ tiào le yíxià, fān guò qù le
(Spiccai un salto e lo scavalcai.)

Ecco, abbiamo qui la presenza di entrambe le particelle; la particellaaspettiva nella prima e la particella modale alla fine della seconda parte della frase. Nella prima frase, con l'uso della particella aspettiva, evidenzio di aver compiuto un'azione specifica, mentre nella seconda, che termina l'intera enunciazione, uso la particella modale per descrivere che un'azione si è svolta.




如果让我翻一次, 我可能翻不过去了。
Rúguǒ zài ràng wǒ fān yícì, wǒ kěnéng fān bù guò qù le
(Se avesse voluto farmi saltare di nuovo, probabilmente non ci sarei più riuscito.)

Questa volta ci troviamo di fronte alla particella modale per descrivere una situazione mutata (in questo caso addirittura al negativo). 



 
Riusciamo a distinguere al primo colpo d'occhio la frase contenente la particella modale, in quanto si trova rigorosamente in fondo alla frase. La particella aspettiva, invece, segue sempre il verbo ed è seguita, a sua volta, da un complemento d'oggetto particolare. Questo per mettere in evidenza la particolarità della situazione.



Facciamo subito un confronto:
他翻过去Tā fān guò qù le. (Egli lo scavalcò.) - descrivo un'azione svolta. (modale)
我们来到一个公园。Wǒmen lái dào le yígè gōngyuán. (Siamo giunti in un parco) – evidenzio l'oggetto specifico dell'azione svolta. (aspettiva).

 

 

 

venerdì 2 novembre 2018


Piccola lezione di fonetica - conclusione

 

Nella prima parte (per rivederlo clicca qui) avevamo studiato le iniziali (consonanti neutre, dure, extradure e dolci) e i finali (vocali dure e dolci). Nella seconda parte (per rivederlo clicca qui) avevamo approfondito le difficoltà nella composizione di alcune parole, dovute principalmente al rigoroso rispetto dell'armonia.




In questa occasione vorremmo parlare della difficoltà a leggere correttamente parole scritte "in pinyin", vale a dire, nella lingua (pinyin) che traslitera i suoni utilizzando l'alfabeto latino.


Le difficoltà principali sorgono in presenza di parole che non hanno iniziali, vale a dire, manca la consonante.

Tenendo sempre presente che i finali cinesi sono composti da vocali e/o gruppi vocalici di sole due categorie; dure o dolci, nella trasliterazione useremo le lettere "y" per le vocali dolci "i" e "ü" (e le varie estensioni) e "w" per quella dura "u" (e le varie estensioni).


Le vocali dure  "a" "e" "o" (e le varie estensioni), invece, non necessitano di alcuna lettera aggiunta.




爱 (‘ài "ai") amore


Avremmo, quindi, parole così formate: a, ai, an, ao,  e , o, ou. Per le parole così formate vale la regola di precederle dall'apostrofo.

Torniamo all'utilizzo delle lettere aggiunte "y" e "w". Non si tratta di consonanti, in effetti non si emette alcuna voce.


"y" lo utilizziamo per formare parole con iniziali formate da vocali dolci "i" e "ü" (e le varie estensioni).
雨 ( yǔ "ü") pioggia


Avremo così  ya (leggo "ia"), yan (leggo "ien"), yang (leggo "iang"), yao (leggo "iao"),  ye (leggo  "ie"), yin (leggo "in"), ying (leggo "ing"),  you (leggo "iou"),  mentre la parola che pronuncio "i" si scriverà  "yi".
Analogamente avremo così: yuan (leggo "üen"), yue (leggo "üe"), yun (leggo "ün"), mentre la parola pronunciata "ü" si scriverà "yu".


"w" lo utilizziamo per formare parole con l' iniziale dura  "u" (e le varie estensioni).


 文 (wén "uen") cultura

Le parole così formate saranno wa (leggo "ua"), wai (leggo "uai"), wan (leggo "uan"), wang (leggo "uang"), wei (leggo "uei"), wen (leggo "uen"), wen (leggo "uen"), weng (leggo "ueng"), wo (leggo "uo") , mentre la parola pronunciata "u" si scriver "wu".

Per concludere ricopio qui un post vecchio (clicca qui) che mette in evidenza una particolare difficoltà di pronuncia:

语音 Quella cosa chiamata fonetica / That strange thing called phonetics



Una volta ripreso gli studi, dopo le vacanze di Natale, abbiamo dovuto riprendere gli esercizi di pronuncia e nel farlo ci siamo subito imbattuti in alcuni errori ricorrenti.
Once we resumed our studies, after the Christmas holidays, we had to resume the pronunciation exercises and in doing so we immediately came across some recurring errors.
"chū" ()  oppure "qù" ()? /  "chū" ()  or "qù" ()?

"chū" 出 (uscire / exit
 
"qù"  去 (andare/ go)
Come faccio, se li trovo entrambi? / What to do when I find both? 
 

 "chūqù" 出去 (é uscita / left)

A mio avviso il problema è nato agli inizi, quando imparavamo la pronuncia dell'iniziale "q". 
In my opinion the problem was born at the beginning when we learned the pronunciation of the initial "q".


In effetti "q" è la copia aspirata dell'iniziale "j", molto difficile da pronunciare - almeno per gli italiani. Io me la cavo perchè sono ungherese e la mia lingua viene dal lontano oriente.
In fact "q" is the aspirated copy of the initial "j", very difficult to pronounce - at least for Italians. I am lucky because I am Hungarian and my language comes from the far east.

Iniziali come "q", "j" e "x" sono particolarmente dolci,  mentre  "zh" e "ch"  sono iniziali duri.
Initials such as "q", "j" and "x" are particularly sweet, while "zh" and "ch" are hard initials.
  
Iniziali "q", "j" e "x" permettono la formazione di parole con finali esclusivamente dolci. Quali sono i finali esclusivamente dolci? Tutti iniziano con "i" oppure con "ü" che, in questi casi scriviamo senza i puntini ("u"). 
Initials "q", "j" and "x" allow the formation of words with exclusively sweet finals. Which are the  exclusively sweet finals? All start with "i" or with "ü" which, in these cases, we write without the dots ("u"). 
Esempio: / Example:
Jī ( jiě()   jiàn()   jiù(jiāng(将)     qǐ (起)  qiè (切)  qián(钱)  qiáng(墙)   
jù(句)   jué(觉)  juǎn (卷)  
    
(去)   quán(全) 
  
 "qù"  去 (andare / go)
Ed ecco  "qù"  (andare / go), una parola dolce che non posso più confondere con una parola dura, come "chū" (uscire / exit).
And here is "qù" (go), a sweet word that I can no longer confuse with a hard word, like "chū" (exit).
"chū"  出 (uscire / exit)
L'iniziale "ch" è altresì la coppia aspirata di un'altro, dell'iniziale "zh" . Entrambi sono duri che permettono solo la formazione di parole con finali dure. Pertanto parole che terminano con "i" vengono pronunciate con finale "ö", mentre non ci possono essere parole che terminano con la "ü", bensì solo con la "u"
The initial "ch" is also the aspirated copy of another initial, that of the "zh". Both are hard and allow only the formation of words with hard finals. Therefore words ending in "i" are pronounced at the and as "ö", while there can not be words ending in "ü", but in "u", only.



 "Chī" 吃 (mangiare / eat)
Concludendo,  "chū" () è una parola dura che inizia con "ch" (iniziale duro) e termina con  ū (finale duro).
In conclusion, "chū" (出) is a hard word that begins with "ch" (hard initial) and ends with ū (hard final).

Come faccio a confondere una parola dolce "qù" (去) con un dura "chū" () ?  E' impossibile.
How can I confuse a sweet word "qù" () with a hard one "chū" ()? It's impossible.

"chūqù" 出去  (é uscita / left)



 Fin

 

 

giovedì 25 ottobre 2018


Piccola lezione di fonetica - Seconda parte



Facciamo seguito alla prima puntata pubblicata qui:
per affrontare le prime difficoltà:



Iniziamo con la nota *:  questa "e" si pronuncia "ö" alla francese 

Nelle parole con iniziali particolarmente dure (g, k, h) troveremo una specie di "ö" (alla francese) come finale. Si tratta della vocale "e" che si forma aprendo e spingendo le mascelle in avanti. Il risultato è una "ö" (alla francese) dove le labbra sono aperte. Proviamo: GÖ, KÖ, HÖ, RÖ, etc.  Guarda il video qui:



Continuiamo con la nota * *la "i" viene a volte presa in prestito per completare parole con iniziali dure.

In questi casi la "i" è semplicemente l'allungamento della consonante. Prendo la "s" come nella parola "sinologo", la allungo un po', ecco che diventa una specie di "sö" (alla francese), un po' diversa dalla precedente. Qui la conservo in bocca, facendo stringere le labbra. SÖ, SÖ, SÖ, SÖ. Non sarà mai una "si"! Anche questa "ö" è dura, la troveremo soltanto nelle combinazioni con consonanti dure (zi ci si ri zhi chi shi)


Nelle parole con iniziali di consonanti neutre la "i" finale conserva la sua natura dolce, infatti le parole di questo tipo is pronunciano normalmente, ad es: "mi" si legge "mi", come in italiano.



Naturalmente le regole non finiscono qui. La  "i" finale si espande e avremo così finali: ia, ie, iao, iou, ian, in, ing, iang, iong. Mentre l"i" finale può essere utilizzata in parole con iniziali dure, i finali di cui sopra possono seguire esclusivamente consonanti dolci.


Inoltre anche la "ü" finale si espande e avremo così finali: ü, üe, üan, ün.




Riformulando affermo che parole con finali dolci (ad eccezione della  "i") possono avere solo consonanti neutre o consonanti dolci come iniziali. 











1) bo po mo fo de te ne le  (consonanti neutre) seguite da finali dolci "i,ia, ie, iao, iou, ian, in, ing, iang, iong, ü, üe, üan, ün" compongono le seguenti parole:  


bi, pi, mi, di, ti, ni, li, lia, biao, piao, miao, diao, tiao, niao, liao, bie, pie, mie, die, tie, nie, lie, miu, diu, niu, liu, bian, pian, mian, dian, tian, nian, lian, bin, pin, min, nin, lin, niang, liang, bing, ping, ming, ding, ting, ning, ling, 
nü, lü, nüe, lüe





2) ji qi xi (consonanti dolci) seguite da finali dolci "i,ia, ie, iao, iou, ian, in, ing, iang, iong, ü, üe, üan, ün"  invece compongono queste parole: 

ji, qi, xi, jia, qia, xia, jiao, qiao, xiao, jie, qie, xie, jiu, qiu, xiu, jian, qian, xian, jin, qin, xin, jiang, qiang, xiang, jing, qing, xing, jiong, qiong, xiong, jü, qü, xü, jüe, xüe, jüan, qüan, xüan, jün, qün, xün.





Senza voler affrontare le problematiche relative alle trascrizioni dei suoni con pinyin, dobbiamo comunque evidenziare un ultima regola:

finali nasali anteriori dolci "ian" e "üan" si pronunceranno "ien" (non ian) e "üen (non üan).




Vediamo gli esempi: 

yan, bian, pian, mian, dian, tian, nian, lian e jian, qian, xian si pronunceranno:
yen, bien, pien, mien, dien, tien, nien, lien e jien, qien, xien.

jüan, qüan e xüan si pronunceranno:
jüen, qüen e xüen. 

Questa regola non vale per i finali nasali posteriori dolci iang, i quali si pronunceranno come si scrivono: 

yang, niang, liang e jiang, qiang, xiang si leggeranno:
yang, niang, liang e jiang, qiang, xiang.






Le parole mancanti dell'intero vocabolario sono quelle con vocali dure come finali,  precedute da consonanti neutre e consonanti dure come iniziali. Ad eccezione dell'uso del finale "i" , visto in precedenza, non ci sono particolari problemi. Le parole composte sono:  


1) bo po mo fo de te ne le  (consonanti neutre) seguite da vocali dure: a, o, e*, e, u, ai, ei, ui, ao, ou, ua, uo, er, uai, uei, an, en on, un, uan,uen, uang, ang, eng, ong, i**  compongono le seguenti parole:  

ba, pa, ma, fa, da, ta, na, la, bo, po, mo, fo, lo, me, de, te, ne, le, bai, pai, mai, dai, tai, nai, lai, bei, pei, mei, fei, dei, tei, nei, lei, bao, pao, mao, dao, tao, nao, lao, pou, mou, fou, dou, tou, nou, lou, ban, pan, man, fan, dan, tan, nan, lan, ben, pen, men, fen, den, nen, bang, pang, mang, fang, dang, tang, nang, lang, beng, peng, meng, feng, deng, teng, neng, leng, dong, tong, nong, long, 


2) "zi ci si ri zhi chi shi" (consonanti dure), seguite da vocali dure: a, o, e*, e, u, ai, ei, ui, ao, ou, ua, uo, er, uai, uei, an, en on, un, uan,uen, uang, ang, eng, ong, i**  comporranno le seguenti parole: 

za, ca, sa, zha, cha, sha, ze, ce, se, zhe, che, she, re, zi, ci, si, zhi, chi, shi, ri, zai, cai, sai, zhai, chai, shai, zei, zhei, shei, zao, cao, sao, zhao, chao, shao, rao, zou, cou, sou, zhou, chou, shou, rou, zan, can, san, zhan, chan, shan, ran, zen, cen, sen, zhen, chen, shen, ren, zang, cang, sang, zhang, chang, shang, rang, zeng, ceng, seng, zheng, cheng, xheng, reng, zong, cong, song, zhong, chong, rong, zu, cu su, shu, chu, shu, ru, zhua, chua, shua, rua, zuo, cuo, suo, zhuo, chuo, shuo, ruo, zhuai, chuai, shuai, zui, cui, sui, zhui, chui, shui, rui, zuan, cuan, suan, zhuan, chuan, shuan, ruan, zun, cun, cun, zhun, chun, shun, run, zhuang, chuang, shuang, 



3) "ge, ke, he" (consonanti estremamente dure),  seguite da vocali dure: a, o, e*, e, u, ai, ei, ui, ao, ou, ua, uo, er, uai, uei, an, en on, un, uan,uen, uang, ang, eng, ong,  compongono solamente le seguenti parole: 

ga, ka, ha, ge, ke, he, gai, kai, hai, gei, kei, hei, gao, kao, hao, gou, kou, hou, gan, kan, han, gen, ken, hen, gang, kang, hang, geng, keng, heng, gong, kong, hong, gu, ku, hu, gua, kua, hua, guo, kuo, huo, guai, kuai, huai, gui, kui, hui, guan, kuan, huan, gun, kun, hun, guang, kuang, huang,
 




Continua......





venerdì 19 ottobre 2018


Piccola lezione di fonetica - Parte prima



Riporto qui un post del 2014, tanto per iniziare:





Tutte le lingue sono straordinarie. Tutte le lingue hanno le loro sacrosante ragioni di dire una cosa in un modo anzicchè in un altro. Quando insegno la lingua cinese le prime difficoltà serie s'affacciano alla prima lezione. Perchè si pronuncia così? Eh, sì, la difficoltà maggiore, almeno all'inizio, riguarda proprio la fonetica.



La maggior parte dei corsi impone ritmi serrati e vette da raggiungere ad ogni costo. A prescindere dalla disponibilità e dall'apprendimento che varia a seconda degli studenti, trovo inspiegabile questo modo di procedere. E' come se tutte le lingue fossere uguali e, di conseguenza, anche la tenica per insegnarli.



Ogni lingua ha le proprie priorità. La lingua cinese parlata ha la priorità di far combaciare la parte iniziale della parola con la parte finale, dove la parola è sempre rigorosamente monosillabica nel senso che una sillaba è sempre una parola autonoma. Che cosa vuol dire far combaciare? Significa che ci deve essere armonia tra la parte iniziale (una consonante) e quella finale (una vocale o un gruppo vocalico).




Armonia, che bella parola. Fa scaturire immagini di pace e di serenità. Ecco il senso delle regole della fonetica cinese: mai andare contro l'armonia. Da qui è un attimo far capire agli alunni quali sono queste regole e come funzionano.



Entriamo dunque nel cuore del problema:

Quali sono le parti da far combaciare?  le consonanti (dette "iniziali") e i vocali o gruppi vocalici (detti "finali"). 

Tra le consonanti vi sono: 

1) consonanti neutri (non sono nè particolarmente dure nè particolarmente dolci)

2) consonanti dure (tra di loro alcune particolarmente dure)

3) consonanti dolci


Analogamente anche i vocali e/o gruppi vocalici si dividono in gruppi:

A) vocali dure 

B) vocali dolci


E' indispensabile riconoscerli per poter rispettare la regola che stabilisce che:


1) consonanti neutre: possono essere seguite sia da vocali dure che da quelle dolci

2) consonanti dure: possono essere seguite solo da vocali dure 

3) consonanti dolci: possono essere seguite solo da consonanti dolci



Vediamoli nel concreto:

1) Consonanti neutre:


bo po mo fo de te ne le


Teniamo presente che la lingua cinese non contempla consonanti sonore. Semplicemente le corde vocali cinesi non vibrano. Pertanto "bo" lo pronuncio "po", come pure "de" lo pronuncio "te" .  

Sorge subito la domanda: se "bo" è "po", allora "po" come lo pronuncio? E' semplicissimo. Prendi il nome Peter in inglese, la P non è una "p" semplice, vero? E' aspirata. Come faccio diventare un suono "aspirato"? E' ancora una volta molto semplice. Metto la mano davanti alla bocca e cerco di far uscire il suono della "p", soffiando a più non posso. Quando tolgo la mano esce un suono che è quello della P di Peter. Ci siamo?





Ora possiamo tornare alle nostre consonanti:

2) Le consonanti dure sono: 



zi ci si ri zhi chi shi 
ge ke he

Anche qui troviamo la coppia consonante normale/aspirata: "zi" si pronuncia "ci" (dove "ci" esce dopo aver tolto la mano davanti alla bocca), "zhi" si pronuncia "chi" (vedi nota precedente).

Tra queste consonanti dure ve ne sono tre extradure: "ge" che pronuncio "ke" , "ke" (vedi nota precedente) e "he". La caratteristica di queste tre consonanti sta nella loro particolare durezza che fa sì, tra l'altro, che non si possano formare parole con finali "i".



3) Consonanti dolci 



ji qi xi 

Anche qui troviamo la coppia consonante normale/aspirata: "ji” e “qi” (dove "qi" esce dopo aver tolto la mano davanti alla bocca). "Xi" si pronuncia "shi" ma attenzione che la "sh" è dolcissima, come se avessimo dei difetti di pronuncia. Tutt'e tre le consonanti si pronunciano con la bocca larga.

Ricapitoliamo:

1) bo po mo fo de te ne le  (consonanti neutre)

2)  zi ci si ri zhi chi shi (dure), ge ke he (durissime),
3) ji qi xi (dolci)


Ora vediamo i vocali e/o i gruppi vocalici che, seguendo queste consonanti comporranno le parole:

A) vocali dure: 




a, o, e*, e, u, ai, ei, ui, ao, ou, ua, uo, er, uai, uei, an, en on, un, uan,uen, uang, ang, eng, ong, i**

* questa "e" si pronuncia "ö" alla francese

** la "i" viene a volte presa in prestito per formare parole con iniziali dure e si pronuncia "ö" alla francese


B) vocali dolci: 



i, ia, ie, iao, iou, ian, in, ing, iang, iong, ü, üe, üan, ün


Ricapitoliamo:
Iniziali:
1) bo po mo fo de te ne le  (consonanti neutre)
2)  zi ci si ri zhi chi shi (dure), ge ke he (durissime),
3) ji qi xi (dolci)
Finali:
A) a, o, e*, e, u, ai, ei, ui, ao, ou, ua, uo, er, uai, uei, an, en on, un, uan,uen, uang, ang, eng, ong, i**
B) i, ia, ie, iao, iou, ian, in, ing, iang, iong, ü, üe, üan, ün


Dunque, le parole cinesi sono formate da:  
1) con A) e B)
2) con A)
3) con B)
Semplice, no?




A questo punto siamo in grado di cantare la canzone dell' alfabeto cinese qui:




Seguiranno altre puntate, stay tuned!

  

 

 

venerdì 8 giugno 2018


施氏食狮史 La poesia Shi Shi Shi Shi





La poesia Shi Shi Shi Shi è uno strano articolo scritto dal famoso linguista cinese e "padre della linguistica moderna",  Zhao Yuanren, negli Stati Uniti negli anni Trenta del Novecento. L'articolo  è stato  intitolato Shi Shi Shi Shishi Shi Shi Shi e Zhao Yuanren scrisse anche una spiegazione in inglese, intitolata "Storia di Stone Grotto Poeta: Mangiare i Lions".
Il testo completo contava 94 parole (in seguito ampliato a 103, comprese le 7 parole del titolo arriviamo ad un totale di 110 parole), ogni parola si pronuncia "shi" in cinese mandarino. Se si usa la pronuncia del mandarino per leggere ad alta voce, le persone che non capiscono il testo antico non lo capiscono affatto, perché il mandarino contemporaneo non corrisponde al cinese antico come suono e tono. Nel 1960, la storia di Shi Shi Shi Shi fu raccolta dall'Encyclopedia Britannica nella lingua cinese attuale.



Noi abbiamo preso la poesia e, con l'aiuto di una versione in mandarino contemporaneo, l'abbiamo tradotto in italiano.

石室 詩 士 施 氏,嗜 獅,誓食 十獅。

Shíshì shī shì shī shì, shì shī, shìshí shíshī.
石头屋子里有一个诗人姓施,喜欢狮子,发誓要吃掉十头狮子。
Shítou wūzi li yǒu yī gè shīrén xìng Shī, xǐhuān shīzi, fāshì yào chīdiào shí tóu shīzi.

Nella casa di pietra c'era un poeta di nome Shi. Gli piacevano i leoni,ha giurato di mangiare dieci leoni. 
氏 時 時適市 視 獅。
Shì shí shíshìshì shì shī.
这位先生经常去市场寻找狮子。
Zhè wèi xiānshēng jīngcháng qù shìchǎng xúnzhǎo shīzi.

Questo signore andava spesso al mercato per trovare dei leoni.
 

十 時,適 十 獅 適 市。是 時,適 施 氏 適 市。
Shí shí, shì shí shī shì shì. Shì shí, shì shī shì shì shì.
这一天十点钟的时候他到了市场,正好有十头大狮子也到了市场。
Zhè yī tiān shí diǎn zhōng de shíhòu tā dàole shìchǎng, zhènghǎo yǒu shí tóu dà shīzi yě dàole shìchǎng.

Alle dieci di quel giorno arrivò al mercato, per caso anche dieci grandi leoni sono arrivati al mercato.


氏 視 是 十 獅,恃 矢 勢,使 是 十 獅 逝 世。
Shì shì shì shí shī, shì shǐ shì, shǐ shì shí shī shì shì.
于是,这位先生注视着这十头狮子,凭借着自己的十把石头弓箭,把这十头狮子杀死了。
Yúshì,zhè wèi xiānshēng zhùshì zhe zhè shí tóu shīzi, píngjiè zhe zì jǐ de shí bǎ shí tou gōngjiàn, bǎ zhè shí tóu shīzi shāsǐ le.

Quindi, questo signore dopo aver osservato i dieci leoni li uccise con i suoi dieci archi e frecce di pietra. 
氏 拾是 十 獅 屍,適 石室。
Shì shíshì shí shī shī, shì shíshì.
先生扛起狮子的尸体走回石头屋子。
Xiānshēng kángqǐ shīzi de shītǐ zǒuhuí shítou wūzi.

Il signore prese i corpi di questi dieci leoni e tornò alla casa di pietra. 
石室 濕,氏 使 侍 拭 石 室
Shíshì shī, shì shǐ shì shì shí shì.
石头屋子很潮湿,先生让仆人擦拭石头屋子。
Shítou wūzi hěn cháoshī, xiānshēng ràng púrén cāshì shítou wūzi.

La casa di pietra era molto umida e il signore chiese al domestico di pulire la casa di pietra.
石 室 拭,氏 始 試 食 是 十 獅
Shí shì shì, shì shǐ shì shí shì shí shī.
擦好以后,先生开始尝试吃这十头狮子的尸体。
Cāhǎo yǐhòu, xiānshēng kāishǐ chángshì chī zhè shí tóu shīzi de shītǐ.

Dopo la pulizia, il signore cominciò a provare a mangiare i corpi dei dieci leoni.
食 時,始 識 是 十 獅 屍,實 十 石 獅 屍
Shí shí, shǐ shí shì shí shī shī, shí shí shí shī shī.
当他吃的时候,才识破这十头狮尸,并非真的狮尸,而是十头用石头做的狮子。
Dāng tā chī de shíhòu, cái shìpò zhè shí tóu shīshī, bìng fēi zhēn de shī shī, ér shì shí tóu yòng shítou zuò de shīzi.

Mangiando finalmente realizzò che questi dieci cadaveri di leoni in realtà altro non erano che dieci corpi di leoni di pietra.
試 釋 是 事
Shì shì shì shì.
请尝试解释这件事情。
Qǐng chángshì jiěshì zhè jiàn shìqíng.

Prova a spiegare questa cosa.
Ecco il testo originale:
石室 詩 士 施 氏,嗜 獅,誓食 十獅。
Shíshì shī shì shī shì, shì shī, shìshí shíshī.

氏 時 時適市 視 獅。
Shì shí shíshìshì shì shī.
十 時,適 十 獅 適 市。是 時,適 施 氏 適 市。
Shí shí, shì shí shī shì shì. Shì shí, shì shī shì shì shì.
氏 視 是 十 獅,恃 矢 勢,使 是 十 獅 逝 世。
Shì shì shì shí shī, shì shǐ shì, shǐ shì shí shī shì shì.
氏 拾是 十 獅 屍,適 石室。
Shì shíshì shí shī shī, shì shíshì.
石室 濕,氏 使 侍 拭 石 室。
Shíshì shī, shì shǐ shì s hì shí shì.
石 室 拭,氏 始 試 食 是 十 獅。
Shí shì shì, shì shǐ shì shí shì shí shī.
食 時,始 識 是 十 獅 屍,實 十 石 獅 屍。
Shí shí, shǐ shí shì shí shī shī, shí shí shí shī shī.
試 釋 是 事。
Shì shì shì shì.
 
Ed, infine, un piccolo vocabolario creato ad hoc:


石 pietra

室 stanza

詩士 poeta

施 cognome Shi

氏 cognome

嗜 piacere

獅 leone

誓 giuramento

食 mangiare

適 andare / tornare

視 considerare

恃 fare affidamento, con

矢 freccia

勢 potere

使 far fare

逝世 morire

拾 prelevare

屍 cadavere, morte

濕 bagnato

拭 pulire

始 solo

實 vero

釋 spiegare
Per saperne di più clicca qui:  

 

 

 

mercoledì 21 febbraio 2018


助动词 Verbi ausiliari / Auxiliary verbs



Nella lingua cinese un verbo può fungere da verbo ausiliare o da verbo principale e, a seconda dell'uso, occupa un posto diverso nella frase.
In the Chinese language a verb can act as an auxiliary verb or a main verb and, depending on use, occupies a different place in the sentence.
 


Il verbo principale può essere negato con 不 , mentre la negazione dei verbi ausiliari richiede un capitolo a sè.
The main verb can be denied with 不 , while the negation of auxiliary verbs requires a separate chapter.



 要 (Yào)
Prendiamo il caso di 要, come verbo principale significa: volere, desiderare, come verbo ausiliare significa: dovere, aver necessità e una forma di futuro probabile.
Let us take the case of 要, as the main verb means: to want, to desire, as an auxiliary verb means: must/should, to have necessity and a sort of probable future.
 





你要别的吗?不要了,谢谢。
Vuoi dell'altro? No, grazie. / Do you want something elese? No, thanks.


Come verbo principale posso usare la forma negativa 不要 per dire "non voglio" ma devo prestare attenzione alla differenza tra "non voglio" e "non voglio avere".
As a main verb I can use the negative form 不要 to say "I do not want" but I have to pay attention to the difference between "I do not want" and "I do not want to have".
 

 我愿意 Lo voglio / I want

La lingua italiana dice "Lo voglio!" per dichiarare l'intenzione di prendere la donna per moglie e di prendere l'uomo per marito. S'intende "Lo voglio avere!", quindi il verbo principale è "avere" e non "volere".
The Italian language says "I want it!" to declare intention to take the woman for wife and to take the man for husband. It means "I want to have it!", So the main verb is "to have" and not "to want".


Torniamo ai quattro diversi significati di 要 come verbo ausiliare, vale a dire: volere/desiderare, dovere, aver necessità e probabile futuro. Per fare la negazione utilizziamo, di volta in volta, un verbo ausiliare diverso, più specifico allo scopo.
Let's go back to the four different meanings of 要  as an auxiliary verb, that means: wanting / desiring, must/should, need and probable future. To make the negation we use, from time to time, a different auxiliary verb, more specific to the purpose.

Avremo così / So we'll get: 


 孩子不想吃饭。 
Il bambino non vuole mangiare. / The child does not want to eat.




不用自己做。
Non devi fare tutto da solo. / You do not have to do everything yourself.






在西西里,不会下雨。
In Sicilia non pioverà. In Sicily it will not rain.





上课了,不要说话!
Non devi parlare durante la lezione! You do not have to talk during the lesson!

C'è una bella differenza tra il primo caso: "Vuoi dell'altro? No, grazie." ed il secondo: "Non devi parlare durante la lezione! ", sebbene in entrambi usiamo "不要".

 

 

 

mercoledì 24 gennaio 2018


语音 Quella cosa chiamata fonetica / That strange thing called phonetics



Una volta ripreso gli studi, dopo le vacanze di Natale, abbiamo dovuto riprendere gli esercizi di pronuncia e nel farlo ci siamo subito imbattuti in alcuni errori ricorrenti.
Once we resumed our studies, after the Christmas holidays, we had to resume the pronunciation exercises and in doing so we immediately came across some recurring errors.
"chū" ()  oppure "qù" ()? /  "chū" ()  or "qù" ()?

"chū" 出 (uscire / exit
 
"qù"  去 (andare/ go)
Come faccio, se li trovo entrambi? / What to do when I find both? 
 

 "chūqù" 出去 (é uscita / left)

A mio avviso il problema è nato agli inizi, quando imparavamo la pronuncia dell'iniziale "q". 
In my opinion the problem was born at the beginning when we learned the pronunciation of the initial "q".


In effetti "q" è la copia aspirata dell'iniziale "j", molto difficile da pronunciare - almeno per gli italiani. Io me la cavo perchè sono ungherese e la mia lingua viene dal lontano oriente.
In fact "q" is the aspirated copy of the initial "j", very difficult to pronounce - at least for Italians. I am lucky because I am Hungarian and my language comes from the far east.

Iniziali come "q", "j" e "x" sono particolarmente dolci,  mentre  "zh" e "ch"  sono iniziali duri.
Initials such as "q", "j" and "x" are particularly sweet, while "zh" and "ch" are hard initials.
  
Iniziali "q", "j" e "x" permettono la formazione di parole con finali esclusivamente dolci. Quali sono i finali esclusivamente dolci? Tutti iniziano con "i" oppure con "ü" che, in questi casi scriviamo senza i puntini ("u"). 
Initials "q", "j" and "x" allow the formation of words with exclusively sweet finals. Which are the  exclusively sweet finals? All start with "i" or with "ü" which, in these cases, we write without the dots ("u"). 
Esempio: / Example:
Jī ( jiě()   jiàn()   jiù(jiāng(将)     qǐ (起)  qiè (切)  qián(钱)  qiáng(墙)   
jù(句)   jué(觉)  juǎn (卷)  
    
(去)   quán(全) 
  
 "qù"  去 (andare / go)
Ed ecco  "qù"  (andare / go), una parola dolce che non posso più confondere con una parola dura, come "chū" (uscire / exit).
And here is "qù" (go), a sweet word that I can no longer confuse with a hard word, like "chū" (exit).
"chū"  出 (uscire / exit)
L'iniziale "ch" è altresì la coppia aspirata di un'altro, dell'iniziale "zh" . Entrambi sono duri che permettono solo la formazione di parole con finali dure. Pertanto parole che terminano con "i" vengono pronunciate con finale "ö", mentre non ci possono essere parole che terminano con la "ü", bensì solo con la "u"
The initial "ch" is also the aspirated copy of another initial, that of the "zh". Both are hard and allow only the formation of words with hard finals. Therefore words ending in "i" are pronounced at the and as "ö", while there can not be words ending in "ü", but in "u", only.



 "Chī" 吃 (mangiare / eat)
Concludendo,  "chū" () è una parola dura che inizia con "ch" (iniziale duro) e termina con  ū (finale duro).
In conclusion, "chū" (出) is a hard word that begins with "ch" (hard initial) and ends with ū (hard final).

Come faccio a confondere una parola dolce "qù" (去) con un dura "chū" () ?  E' impossibile.
How can I confuse a sweet word "qù" () with a hard one "chū" ()? It's impossible.

"chūqù" 出去  (é uscita / left)

Prossima volta parleremo di "sù" (宿)  e di "xū" (宿).  
Next time we will talk about "" (宿) and "xū" (宿).

 

 

 

 

domenica 14 gennaio 2018


汉字笔顺 Ordine dei tratti nella scrittura cinese / Stroke order in Chinese characters



Lo studente alla prima volta alle prese con la scrittura cinese si meraviglia dell'ordine costituito nell'universo della scrittura dei caratteri cinesi (detti erroneamente “ideogrammi”), in particolare per quanto riguarda l'ordine in cui vengono eseguiti i tratti che compongono il carattere stesso. Si scopre che nella scrittura ogni azione è regolata da convenzioni del tipo “all'incrocio precedenza alla destra” e che la loro trasgressione potrebbe indurre in errori che poi si perpetuano nel tempo.
The student at the first time struggling with Chinese writing is amazed at the order in the universe of writing Chinese characters (erroneously called "ideograms"), in particular as far as the stroke order of the traits that make up the character itself is concerned. It turns out that while writing, every action is regulated by conventions such as "at the crossroads precedent to the right" and that their transgression could lead to errors that could perpetuate over time.




L'errore ignorato diventa un'abitudine difficile da correggere in seguito. Purtroppo è quanto scopro tra gli studenti di vario livello. L'uso del computer, inoltre, facilita il proliferarsi di tali cattivi abitudini. Dove sorgono gli errori più comuni?
The ignored error becomes a habit, difficult to be corrected later. Unfortunately, this is what I discover among students of various levels. Furthermore, the use of computers facilitates the proliferation of these bad habits. Where do the most common mistakes arise?


Vediamone qualcuno:
Let's see someone:

1) La cornice
La regola dice: “prima l'esterno, poi l'interno” e riguarda tutti i caratteri “a cornice”, dove è importante distinguere cosa è la cornice (l'esterno) e cosa si trova dentro (l'interno).
 
1) The frame
The rule says: "first the outside, then the inside" and it concerns all the "framed" characters, where it is important to distinguish what is the frame (the exterior) and what is inside (the inside).





Nella parola (luna) si distingue chiaramente una cornice a tre lati con due tratti orizzontali nell'interno.
The word 月 (moon) clearly distinguishes a three-sided frame with two horizontal lines in the interior.
Nella parola (quello) è più difficile distinguere la cornice che è di soli due lati con, all'interno, due tratti orizzontali attraversati da un tratto verticale.
In the word 那 (that) it is more difficult to distinguish the frame that is only two sides with, inside, two horizontal traits crossed by a vertical stroke.

Ciò che li distingue è il tratto verticale che nel primo caso è uno dei lati della cornice, mentre nel secondo è uno dei tratti all'interno della cornice.
What distinguishes them is the vertical stroke which, in the first case, is one of the sides of the frame, while in the second it is one of the strokes within the frame.
2) Irregolarità dovute alla trasformazione
Nel caso di caratteri “speculari” la regola dice: “prima la parte centrale, poi il resto”
2)Irregularities due to simplification
In the case of "specular" characters the rule says: "The central part first, then the rest"
Mentre la parola (piccolo) si scrive, appunto, tracciando prima il verticale, seguito dal resto (punto a sinistra e punto a destra) .......
While the word 小 (small) is written, in fact, tracing the vertical first, followed by the rest (point on the left and point on the right).....

 
.... perché nella parola (impegnato), la componente a sinistra non segue lo stesso ordine? Infatti lo si scrive procedendo da sinistra a destra. Il motivo va ricercato nell'origine di questo semicarattere; esso in effetti è la trasformazione (per motivi di spazio) del carattere (cuore) ed è scritto procedendo da sinistra a destra, com'è giusto che sia. 
... so, why in the word 忙 (engaged), the component on the left does not follow the same order? They write it proceeding from left to right.The reason is to be found in the origin of this semicaracter, in fact it is the simplification of the character 心 (heart) and is written proceeding from left to right, as it should be. 
3) Confusione tra tratto orizzontale e tratto discendente a sinistra 
3) Confusion between horizontal stretch and descending stretch on the left
Il tratto orizzontale si scrive partendo da sinistra, mentre il tratto discendente a sinistra si scrive partendo da destra. Esistono tratti discendenti a sinistra che assumono una forma “livellata” infatti si chiamano 平撇, assomigliano alla luna invernale che ha la gobba in fondo, anziché di lato.
The horizontal stroke is written starting from the left, while the descending stretch on the left is written starting from the right. There are descendant traits on the left that assume a "leveled" shape, in fact they are called 平 撇, resemble the winter moon which has the hump at the bottom, instead of the side.
Purtroppo nella stampa è assai difficile distinguerli pertanto è buona abitudine imparare la parola che la contiene prestandoci la dovuta attenzione.
Unfortunately in the press it is very difficult to distinguish them so it is good practice to learn the word that contains it paying due attention.
Vediamolo anche nelle parole  (la mano) e (il pelo).
Let's see it in the words 手 (the hand) and 毛 (the hair), too.
 
Conclusione:
Per non imparare a scrivere erratamente un nuovo carattere consiglio sempre di procedere nel modo seguente:
  1. scrivere il carattere tratto dopo tratto, aggiungendo un tratto alla volta
  2. distinguere i semicaratteri che compongono il carattere
  3. individuare il radicale
  4. cercare la parola nel dizionario con il radicale – in questo modo si ottiene anche la conferma di aver individuato il radicale corretto.
Proseguendo in questo modo non solo s'impara a scrivere correttamente ma ciò facilita la memorizzazione sia del carattere che della parola corrispondente. Inoltre, scrivere i caratteri a mano fa sì che li si memorizzi meglio e più in fretta. 
Conclusion:
In order not to learn to write a new character wrongly, I always suggest proceeding as follows:

1) write the character stroke after stroke, adding a stroke at a time
2) distinguish the semicaracters that make up the character
3) identify the radical
4) look for the word in the dictionary based on the radical - in this way we get the confirmation of having identified the correct radical, too.

Continuing in this way, we not only learn to write correctly, but this facilitates the memorization of both the character and the corresponding word. Furthermore, writing characters by hand means that you memorize them better and faster.

 

 

 

mercoledì 29 novembre 2017


"了2" Particella modale "Le2" / Modal particle "Le2"

 
In seguito al post 了1 ( Particella aspettiva Le1) di qualche giorno fa, oggi affrontiamo 了2, Particella modale Le2. / Following the post of a few days ago 了 1 (Le1 Aspect Particle), we now face 了 2, Modal  Particle Le2


Per primo è fondamentale capire perchè decido di utilizzare 了2 e come. / First, it's crucial to understand why I decide to use 了 2 and how.

Prendiamo un'enunciazione di base, una frase dove affermo qualcosa di ordinario:  
Let's take a basic statement, a phrase where I say something ordinary:

我每天早上都吃早饭。Wǒ měitiān zǎoshang dōu chī zǎofàn。
Tutte le mattine faccio colazione. / I have breakfast every morning.
Adesso ne prendiamo una che si distingue appunto perchè non è ordinario: 
Now let's take one that stands out because it's not ordinary:
今天早上我跟男朋友一起吃早饭了。Jīntiān zǎoshang wǒ gēn nán péngyǒu yīqǐ chī zǎofàn le。
Stamattina ho fatto colazione con il mio fidanzato. / I had breakfast with my boyfriend this morning.


Sentito la differenza? Formalmente vi è un "了" (le) alla fine della seconda frase. / Do you feel the difference? Formally there is a "了" (le) at the end of the second sentence.
Nella sostanza, con l'aggiunta di questa particella evidenzio che si è verificata una situazione particolare, ben diversa da quella della prima frase. / In essence, adding this particle shows that a particular situation has occurred and that it's very different from that of the first sentence.

Osserviamo ora le due frasi messe a confronto:
Let us now look at the two comparing sentences:


Facciamo un altro esempio. / Let's take another example.

Ecco la frase che esprime un azione generale:  
Here is the phrase that expresses a general action:


冬天这儿不下雨。Dōngtiān zhèr bú xiàyǔ。
Qui d'inverno non piove. / It doesn't rain here in winter.

Ed ecco la frase che esprime il contrario:  
And here is the phrase that expresses the opposite:

现在下雨了。 Xiànzài xiàyǔ le。
Ora piove. / It's raining now.

Rivediamo le due frasi a confronto:  
Let's look at the two sentences in comparison:




Qualche altro esempio di azione ordinaria:  
Some other example of ordinary action:

她跟丈夫一起上班。Tā gēn zhàngfū yīqǐ shàngbān。.
Lei lavora con suo marito. She works with her husband.

Mentre ecco un'azione fuori dall'ordinario:  
While here is a non-ordinary action: 




明年跟我一起上班了。Míngnián gēn wǒ yīqǐ shàngbān le。
L'anno prossimo lavorerà con me. / Next year she'll work with me. 

Guardiamo le due frasi a confronto:  
Let's look at the two sentences in comparison:



Con quest'ultimo esempio abbiamo messo in luce che la nuova situazione poteva essersi creata al passato ma anche al futuro o al presente. 
With this latter example, we have pointed out that the new situation could have been created in the past, but also in the future or present.

Altri esempi: / Other examples:

我当老师了。Wǒ dāng lǎoshī le。
Faccio l'insegnante (Sono diventata insegnante). / I'm a teacher (I became teacher) .


你怎么了?Nǐ zěnme le?
 Cosa c'è? / What's going on?

昨天你去哪儿了?Zuótiān nǐ qù nǎr le?
Dove sei finito ieri? / Wher have you been yesterday?


她不来了。Tā bù lái le.
Lei non verrà più. / She is not coming.

La particella modale "了 " serve inoltre per segnalare il cambiamento di una situazione. 
The modal particle "了" also serves to signal the change of a situation.
下雨了。Xiàyǔ le.
Piove. / It's raining.
十二点多了。 Shí'èr diǎn duō le.
Sono passate le dodici. / It's over midnight.





La forma negativa usa "没 " o "没有 " e non contiene più "了" alla fine della frase. / The negative form uses "没" or "没有" and no longer contains "了" at the end of the sentence.
没下雨。
Méi xiàyǔ.
Non sta piovendo. It isn't raining.

Ricordiamoci che, parlando in generale, la negazione avviene con "不"./ Remember, speaking in general, denial occurs with "不".
冬天这儿不下雨。
Dōngtiān zhèr bú xiàyǔ.
Qui d'inverno non piove. / Here doesn't rain in winter.


La forma interrogativa aggiunge "没有" subito dopo la particella modale "了", a sua volta preceduta da virgola. / The question form adds "没有" immediately after the modal particle "了", in turn preceded by a comma.
现在下雨了, 没有? Xiànzài xiàyǔ le, méiyǒu?
Adesso piove? / Is it raining now?


Curiosità:

你吃饭了,没有?Nǐ chī fàn le, méi yǒu?

La domanda "Hai mangiato?" serve per avviare una discussione, a mo' di "Ciao, come stai?" per quanto buffa possa sembrare.

 

 

 

lunedì 20 novembre 2017


"了" Particella aspettiva / Aspect particle "了"



Nel post del 6 dicembre  2015 avevamo parlato della particella modale "". Ricordiamoci che tale particella, che si trova alla fine della frase, rende il significato dell'intera frase come avvenuta. I tempi possono essere passato, presente o futuro.
In the post dated December 6th, 2015 we wrote about the modal particle "". Let's remember that this particle, which is at the end of the sentence, makes the meaning of the whole sentence as already  taken place. The times are past, present or future.

我当老师了。 Wǒ dāng lǎoshī le.
Sono diventata insegnante (Faccio l’insegnante) / I'm a teacher. (I became teacher)

La particella aspettiva "" si distingue in quanto esprime che l'azione ha avuto compimento. Ancora una volta essa poteva avvenire nel passato come pure nel presente oppure nel futuro. Ciò che conta è che l'azione espressa dal verbo abbia avuto compimento. Per tal motivo questa particella aspettiva "" segue sempre il verbo.

The aspect particle"" is distinguished as it expresses that the action is completed. Again it could happen in the past as well as in the present or in the future. What matters is that the action expressed by the verb has been fulfilled. For this reason, this the aspect particle "" always follows the verb.
 


 早上 了中文 Zǎoshang kàn le zhōngwén bào.
Stamattina abbiamo letto i giornali cinesi / This morning we have read Chinese newspapers  

Perché devo evidenziare l’aspetto compiuto del verbo? Non basta dire ”早上 中文 ” (Zǎoshang kàn zhōngwén bào) “Stamattina abbiamo letto i giornali cinesi” ? No, non basta. Voglio evidenziare l’aspetto particolare dell’azione, in quanto non mi capita spesso di leggere giornali cinesi.
Why do I have to point out the completed aspect  of the verb? Not enough to say "早上 中文 " (Zǎoshang kàn zhōngwén bào) "This morning we read the Chinese newspapers"? No, that's not enough. I want to highlight the particular aspect of the action, as I  do not read Chinese newspapers very often.


 早上 了中文 Zǎoshang kàn le zhōngwén bào.
Stamattina abbiamo letto i giornali cinesi / This morning we have read Chinese newspapers 

Di conseguenza nella maggior parte di queste frasi il complemento d’oggetto avrà degli attributi particolari, ad es. la quantità o pronomi indicativi, entrambi seguiti da classificatori o altro:

Consequently, in most of these phrases, the object will have special attributes, e.g. the quantity or indicative pronouns, both followed by classifiers or other:




 

去年我 了两本 中文 小说    Qùnián wǒ kàn le liǎng běn zhōngwén xiǎoshuō
L'anno scorso avevo letto due racconti cinesi / Last year I have read two Chines novels.

 
Quando "" si trova dopo il verbo e, contemporaneamente, alla fine della frase, esso assume in sè entrambe le funzioni; quella della particella aspettiva e quella della particella modale:

When ""  is situated after the verb and, simultaneously, at the end of the sentence, it takes itself both functions; that of aspect particle and that of the modal particle:


我休息了Wǒ xiūxí le
Ho riposato / I have had a rest 




Nelle frasi in cui vi sono due azioni consecutive, la particella aspettiva "" segue il verbo dell'ultima:

In sentences in which there are two consecutive actions, the aspect particle "" follows the verb of the last one:





朋友去医院看了病以后好多了Péngyǒu qù yīyuàn kàn le bìng yǐhòu hǎo duō le
Dopo essere stato all'ospedale, il mio amico è stato molto meglio /
After being in the hospital, my friend was much better


Come avete potuto notare, ove vi sono complementi d'oggetto, la particella aspettiva "" s'inserisce tra il verbo e il nome, ovvero tra il predicato e il suo complemento d'oggetto:
As you can see, if there are objects, the aspect particle "" is inserted between the verb and the name, between the predicate and its complement:

我请他喝了咖啡,他高兴极了Wǒ qǐng tā hē le kāfēi, tā gāoxìng jí le
Quando l'avevo invitato a prendere un caffè era contentissimo /
When I invited him to have a coffee he was delighted




Infine la negazione, anche in questo caso, avviene con "" o con "没有":
Finally the negation, also in this case, occurs with "" or with "没有": 
比赛还没有结束  Bǐsài hái méi yǒu jiéshù
La partita non è ancora conclusa /  The game is not over yet

E’ utile notare che un’azione conclusa senza altre implicazioni non deve necessariamente essere evidenziata con la particella aspettiva "", ivi incluse le attività quotidiane:

It’s neccessary to say that actions ended with no other applications need not be highlighted with aspect particle "", including daily actions:
 




早上看报 Zǎoshang kàn bào

  La mattina abbiamo letto il giornale / This morning we read the newspaper
   
Se aggiungo la particella aspettiva “”, la frase resta incompiuta in attesa di qualche specificazione.

If I add the aspect particle "", the sentence remains unfinished pending some specification.








早上看,我们就走了Zǎoshang kàn le bào, wǒmen jiù zǒu le.

  Stamattina, una volta letto il giornale, siamo usciti. / This morning, after having read the newspaper, we left.
 





giovedì 15 giugno 2017


Lezioni di lingua cinese d'estate


Dopo aver lavorato un anno intero, non sempre si è pronti a sostenere l'esame subito. Il caldo e l'agitazione peggiorano ulteriormente la situazione.



Ciò che potrebbe essere d'aiuto invece è il lavoro del tutor, in particolare delle lezioni individuali mirate a scoprire i punti deboli dello studente e ad aiutarlo a colmare le lacune.

Ad averne bisogno normalmente non sono gli studenti del primo anno. Parlando della lingua cinese possono capitare urgenze anche al primo anno, ma sono ben più numerosi gli studenti dei corsi successivi che incontrano delle difficoltà.

Parlando sempre della lingua cinese, gli studenti italiani del primo anno affrontano prevalentemente due tipi di problemi: quelli relativi alla grammatica e quelli di fonetica. Ecco alcuni esempi che ricorrono con maggior frequenza:

1. Determinante - determinato
Nella lingua italiana il nome (determinato) viene seguito dal suo attributo (determinante).


 这是学生宿舍
Questa è la casa dello studente. In cinese avviene il contrario: l'attributo (determinante) precede il nome (determinato). 这是学生宿舍学生 dello studente, 宿舍 casa


这是我昨天在中国城买的那本
La stessa procedura riguarda le frase subordinate, dove il nome (determinato) viene seguito dalla frase subortinata (determinante).
Questo è il libro che ho comprato ieri in Chinatown. 这是我昨天在中国城买的那本
我昨天在中国城买的那本  quello che ho comprato ieri a Chinatown  书 libro.


2. Predicato aggettivale 
Quando descrivo qualcosa con un aggettivo, ho la frase dal predicato aggettivale.
In cinese il verbo essere scompare e l'aggettivo segue direttamente il nome. Va specificato che occorre aggiungere l'avverbio  "molto" (di qualità, non di quantità) prima dell'aggettivo per evitare malintesi.
La casa dello studente è grande.学生宿舍大。
Il libro che ho comprato ieri in Chinatown è caro. 我昨天在中国城买的那本书贵。

Cosa succede se devo affermare che qualcosa è "nuovo",  "rosso",  "cinese" etc?
Se posso dire che il libro è "molto" caro, non posso certo dire che il libro è "molto nuovo", "molto rosso" o "molto cinese". In questi casi utilizzo il verbo essere come predicato e aggiungo l'aggettivo, seguito da "" particella che esprime appartenenza.
La casa dello studente è nuovo.学生宿舍
Il libro che ho comprato ieri in Chinatown è rosso. 我昨天在中国城买的那本书


3.  Fonetica e comprensione orale
Se agli studenti mancano le occasioni di poter parlare con un compagno madrelingua che parli il putonghua correttamente e in più non s'era fatto sufficiente attenzione alla fonetica al momento iniziale, può capitare che la comprensione orale risulti insufficiente.

Le difficoltà più frequenti riguardano le contrazioni (ui=uei; iu= iou; wen=uen) e la distinzione tra consonanti aspiranti e non (bo-po; de-te; ji-qi; ge-ke; zi-ci: zhi-chi). Non essendovi consonanti aspiranti nella lingua italiana, l'orecchio fatica a distinguere un suono aspirato (po, te, qi, ke, he etc) dalla sua compagna non aspirata (bo, de, ji, ge etc). Un buon tutor riconosce immediatamente le carenze e trova gli esercizi ad hoc per corregerle. Non sempre occorre andare a studiare in Cina per poter ottenere i risultati necessari.




Gli studenti dei corsi successivi affrontano, man-mano, problematica grammaticali non indifferenti.

Il tempo è peggiorato 天气坏了 

Sono riuscito a comprare il biglietto del treno 火车表买好

La particella modale e quella aspettiva hanno lo stesso suono ma sono utilizzati in frasi differenti. Come distinguerli e quando usarli propriamente - è una delle domande più frequenti. 


Ho realizzato che si tratta del gatto del mio vicino.我听出来了, 是我邻居的小猫
I verbi, poi,  per corrispondere ai nostri si servono di complementi vari: risultativi/direzionali/potenziali etc e in genere la frase cinese è molto più concisa di quella italiana. Tradurre dal cinese non è facile ma tradurre dall'italiano lo è ancor meno.




Se, ad onta di tutti gli sforzi, devi rimandare l'esame a settembre, con l'aiuto del tutor puoi goderti le vacanze senza rischiare di rovinare i risultati già raggiunti. Un giusto mix di relax e di studio garantisce l'esito finale desiderato.

 

 

 

lunedì 27 marzo 2017


Alle prese con il cinese / Busy with Chinese


Le problematiche più ostili che i miei studenti incontrano lungo il loro cammino riguarda la comprensione. Perchè? La prima cosa che mi viene in mente è la struttura della frase cinese che è molto diversa da quella italiana.

Gli italiani iniziano la frase con la parte che più sta loro a cuore. Ad esempio:


"Puoi richiedere il visto solo  dopo esserti iscritto all'università."
报名中国大学之后,才能申请签证.
Che cosa mi serve? Richiedere un visto - lo indico all'inizio della frase.
La lingua cinese, invece, lo indica in fondo 申请签证.








"Si potrà sapere quando lo dimettono solo dopo che abbiano fatto un check-up."
他什么时候能出院,检查了才能知道.
Cosa m'importa? Sapere quando lo dimettono - lo indico all'inizio della frase.
Nella lingua cinese questa parte si troverà in fondo 能知道.


In una frase semplice dove viene descritta un'azione in corso gli italiani antepongono il predicato che lo esprime.  Ad esempio:


"Gli studenti ripassavano la lezione, a due a due, nella mensa scolastica."
学生们在食堂里两个两个地 复习课文.
La lingua cinese antepone tutte le condizioni in cui l'azione si svolge prima di esporla.

Un  altro esempio sono le frasi subordinate espresse con l'uso del "的".
 

"Questo è un dizionario che avevo comprato l'anno scorso a Pechino"
这是去年在北京买的词典.
Anche in questo caso la lingua italiana mette al primo posto l'oggetto dell'interesse e solo in seguito tutto ciò che lo descrive, mentre nella lingua cinese l'oggetto dell'interesse si trova in fondo, dopo il   "的".

L'impressione mia è che si tratti di una mentalità diversa dalla nostra che, a mo' di una corte cinese, fa entrare l'ospite e lo conduce in fondo dove si trova il padiglione più importante.



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The most hostile problem that my students encounter along their way in learning Chinese concerns  understanding. Why?
The first thing that comes to mind is the structure of the Chinese phrase that is very different from the Italian one.
Italians begin the sentence with the part that most close to their hearts. Eg:


"You can apply for a visa only after signing up to university."
报名中国大学之后,才能申请签证.
What do I need? Apply for a visa - I point it at the beginning of the sentence.
The Chinese, however, indicates it at the bottom
申请签证 .

"You'll know when he'll be able to leave hospital only after they have had a check-up."
他什么时候能出院,检查了才能知道.
What do I care? Know when he will be able to leave the hospital. - I point it at the beginning of the sentence.
In the Chinese language this part you will be found at the bottom 知道.
 

In a simple phrase which describes a current action, Italians put the word expressing it at the very beginning. Eg:

  
"Students repassed the lesson, two by two, in the school canteen."
学生们在食堂里两个两个地 复习课文. 
The Chinese language puts all the conditions in which the action takes place before espressing it. 

Another example is the  us of subordinate clauses expressed with the "的".



"This is a dictionary that I bought last year in Beijing".
这是去年在北京买的词典.
Also in this case the Italian language gives top priority to the object of our intereset, and only then all that it describes, while the same object, in the Chinese language, is located at the bottom, after the "的".




My impression is that all above shows the difference between our mentality and that of the Chinese that, as a Chinese court, lets the visitor enter and leads him down where there's the main pavilion.

 

 

 

 

giovedì 2 febbraio 2017


教中国人意语 / Teaching Chinese Italian language


教学是我的爱好也是我的新工作。
十多年前我开始学中文时没想到这能当成我退休后的工作。 那时 我只想认识一门新语言,不管是日语还是中文,我的爱好从来都是学习外语。
第一年过去了,我学习得不太勤快,结果不是太好, 所以第二年一开始就碰到了不少麻烦。




在学习了五年中文之后,我打算去北京学习。 回国后有了教学的机会,虽然没有工资,但是忙教学使我心里越来越满足。
还有,在这个过程中我认识了不少中国朋友, 他们帮我教学的同时我也和他们一起玩儿。


现在我和一个艺术大学生一起学习,她让我了解中国作家的作品,我帮她写大学毕业的论文。 我们俩一起了解这两个伟大的国家,中国和意大利。
我在意大利的米兰当了汉语老师也当了意语老师。

 Mona Lisa by Leonardo Da Vinci

中国人和我学意语以外还能有机会认识到这个国家的艺术, 历史和文化。
最后我朋友们中还有几个记者,诗人,画家和 音乐家, 我很想介绍给你们 。
欢迎你们来看看我介绍自己的视频 click here 

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Teaching is my hobby and my new job.
When I started learning Chinese more than 10 years ago, I did not expect this to be my job after retirement. At that time I just wanted to know a new language, no importance whether Japanese or Chinese, my hobby has always been the study of foreign languages.
After the first year, when I was not too busy to learn, the result was not so good. As the second year  started, I had a lot of trouble.
After five years, I decided to go to study in Beijing. Just back I had the opportunity to start teaching. I earned no money, but being busy with teaching gave me more satisfaction.
Moreover, in this period I met a lot of Chinese friends, they helped me teach and let me play with them.
Now, I go on studying with an art college student, she let me know and understand contemporary novels of China's writers while I help her write her diploma work. We two are able to deeply understand these great countries, China and Italy. 

In Milan, Italy I became a Mandarin teacher, as well as Italian language teacher of Chinese.
As the Chineses study Italian with me, they can also get acknowledged to this country's art, history and culture.
Finally, among my friends there are a few journalist, musician, poet, painter etc. and
I would like to introduce you.
Welcome to see my video  click here 

 

 

 

lunedì 21 novembre 2016


次、遍、趟、下 C'era una volta / Once upon a time

Una volta, due volte, mille volte - perchè abbiamo così tante parole "volta" nella lingua cinese?

Oggi parliamo dei complementi di durata o quantità  "volta":  次、遍、趟、下.


Vediamo qualche esempio:
 你的女儿说英语,我听过一次。 她说得很不错。
Ho sentito tua figlia parlare in inglese una volta; parla molto bene.

京剧我看过两次。
Ho visto l'Opera di Pechino due volte. 



 你去过外国了, 没有?去过伦敦一次。
Sei mai andato all'estero? Sono stato a Londra una volta.

 
我去过中国四次。
Sono stata in Cina quattro volte.



我们打架打了好几次了,每次他都赢了。
Ci siamo menati tante volte, ogni volta vinceva lui.


Che cosa hanno in comune le situazioni? Si tratta di azioni ripetute, senza un accenno particolare. Fin qui tutto bene.

Che cosa succede se voglio dare un'aspetto più preciso ad uno di questi eventi?


这本书我看了两次才看完一遍。
 Questo libro l'ho letto due volte prima di leggerlo fino in fondo, una volta.


 请再说一遍,我没听懂。
Per favore ripetilo un'altra volta, non l'ho capito.
 住在北京时,我去过长城两次。
Quando ero a Pechino, sono andato a vedere la Grande Muraglia due volte.
今年老师已经让我父母去学校两趟了。
Quest'anno l'insegnante ha fatto venire i miei genitori già due volte.


我试了这双新鞋子好几次了,但是还是很不舒服。
Ho provato le scarpe nuove molte volte, eppure mi fanno ancora male.


 不同意停下,我又打了他好几下, 才停住。
Non volevo fermarmi, solo dopo averlo menato tante volte mi fermai.
Visto la differenza?
Quando si tratta di un'azione ripetuta senza particolari aspetti aggiuntivi, il complemento  "次" è adatto "Questo libro l'ho letto due volte" ( 这本书我看了两次) . Quando, invece, voglio sottolineare che un'azione è stata svolta dall'inizio alla fine, il complemento "遍" è d'obbligo "prima di leggerlo fino in fondo, una volta"  (才看完一遍). Lo stesso succede quando l'azione coinvolge l'intero processo, ad es: "Per favore ripetilo un'altra volta, non l'ho capito" (请再说一遍,我没听懂).

Diversamente, quando si tratta di azioni che richiedano verbi di moto, un'azione comune può essere ripetuta ugualmente con l'uso del complemento "次": "Quando ero a Pechino, sono andato a vedere la Grande Muraglia due volte" (住在北京时,我去了长城两次). Quando, invece, l'azione ripetuta ha il senso di andata e ritorno, il complemento "趟" è più appropriato:  "Quest'anno l'insegnante ha fatto venire i miei genitori già due volte." (今年老师已经让我父母去学校两趟了).

Infine, in alcuni casi il  complemento  "次" è adatto "Ho provato le scarpe nuove molte volte, eppure mi fanno ancora male." (我试了这双新鞋子好几次了,但是还是很不舒服), mentre nel caso di dare delle botte deve essere sostituito dal complemento "下" "Non volevo fermarmi, solo dopo averlo menato tante volte mi fermai." ( 不同意停下,我又打了他好几下, 才停住).

Al di fuori di questo contesto troviamo alcune espressioni che usano la parola "volta":



 学校今年的学生数量比去年增加了两倍。
Il numero di studenti della scuola quest'anno si è moltiplicato per tre (aumentato due volte). 
过去小学老师曾说: .....
Finita la scuola elementare, la maestra disse una volta: .....

Abbiamo parlato dei complementi di durata o quantità  "volta":  次、遍、趟、下, la prossima volta parleremo dei classificatori "volta":  次、遍、趟、下.
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Once, twice, a thousand times - why does the Chinese language have so many different words for "times"?
Today we speak of complements of quantity "times":  次、遍、趟、下.
Here are some examples:
I heard your daughter speak English once; she speaks very well.
I saw the Peking Opera twice.
Have you ever gone abroad? I was in London once.
I've been to China four times.


What do these situations have in common? Here actions are repeated with no special mention. So far, so good.
What happens if I want to give a more specific aspect to one of these events?


This book I read it twice before read it thoroughly once.
Please repeat it one more time, I did not understand.
When I was in Beijing, I went to see the Great Wall twice.
The teacher asked my parents to come already twice this year.

I tried the new shoes many times, yet still make me sick.
I did not want to stop, only after having brought so many times I stopped.


Seen the difference?
When it comes to a repeated action without particular additional aspects, the complement "次" is suitable "
This book I read it twice" (这本书我看了两次). When, however, I want to emphasize that an action was carried out from start to finish, the complement "遍" is a must "before read it thoroughly once" (才看完一遍). The same happens when the action involves the entire process, eg: "Please repeat it one more time, I did not understand." (请再说一遍,我没听懂。). 
In contrast, when it comes to actions involving verbs of motion, an ordinary action can be repeated also with the use of complement "次": "When I was in Beijing, I went to see the Great Wall twice." (住在北京时,去了长城两次。). When, however, the repeated action has the sense of return, the complement "趟" is more appropriate: "The teacher asked my parents to come already twice this year" (今年老师已经让我父母去学校两趟了). 

Finally, in some cases the complement "" is suitable "I tried the new shoes many times, yet still make me sick." (我 试 了 这 双 新 鞋子 好 几次 了, 但是 还是 很不 舒服), while in the case of giving the barrel it must be replaced by the complement "" "I did not want to stop, only after having brought so many times I stopped." (不 同意 停下, 我 又 打 了 他 好几 下, 才 停住).

Outside of this context, we find some expressions that use the word "times":

The number of students of the school this year was multiplied by three (increased twice). 
When finished elementary school, the teacher said once: ...

We spoke about complements or quantity "times": 次, 遍, 趟、下,  next time we will speak about  次, 遍, 、下 measure words.






 

 Mercoledì 27 luglio 2016


Complementi Risultativi Parte 4 (ultima) / Resultative Complements Part 4 (the last)



Siamo arrivati all'ultima parte dello studio dei complementi risultativi. Qui non ripeteremo più ciò che avevamo appreso nelle tre parti precedenti.

Proviamo a vedere, invece, che cosa succede se usiamo "" "zài" (trovarsi) con funzione risultativa:
他的地址呢? 记在本子上呢
Tā de dìzhǐ ne? Jì zài běnzi shàng ne. 
Il suo indirizzo? L'ha lasciato sul quaderno.


大衣放在箱子里, 没有? Dàyī fàng zài xiāngzi lǐ, méiyǒu? Il cappotto è nel baule?
她的电话号码写在纸上吗? Tā de diànhuà hàomǎ xiě zài zhǐ shàng ma? Hai scritto il suo numero sulla carta?
朋友画的画儿你挂在墙上了吗? Péngyǒu huà de huàr nǐ guà zài qiáng shàng le ma? Hai appeso il quadro dipinto dall'amico sulla parete?
你父母住在一起吗? Nǐ fùmǔ zhù zài yīqǐ ma? I tuoi genitori vivono insieme?
老师住在哪个城市? Lǎoshī zhù zài nǎge chéngshì? In quale città vive il maestro?


Aggiungendo al verbo principale un altro verbo otteniamo ugualmente un complemento risultativo. Qui aggiungiamo "" "tōng"(condurre, trasmettere) al verbo principale "" "jiē"(prendere -la telefonata-). Ecco il risultato:

他们快要给你接通电话了 
Tāmen kuài yào gěi nǐ jiētōng diànhuà le. 
Stanno per passarti la telefonata.


Per la prima volta vediamo l'uso di ""  "gěi" (dare, preposizione "con") come complemento risultativo:

我该付给他钱了.  
Wǒ gāi fù gěi tā qián le.
Gli devo dei soldi.  

亲戚们, 带给小孩子礼物! Qīnqīmen, dàigěi xiǎo háizi lǐwù! Cari parenti, portate i regali ai vostri bambini!
送给他什么礼物好?  Sòng gěi tā shénme lǐwù hǎo? Che regalo dovremmo dargli?
朋友买给我好吃的东西了. Péngyǒu mǎi gěi wǒ hào chī de dōngxī le. Mio amico mi ha comprato delle cose squisite da mangiare.

Possiamo usare il verbo "" "zhù" (fermare) con funzione risultativa:

足球运动员接住了球. *
Zúqiú yùndòngyuán jiēzhù le qiú. *
Il calciatore ha bloccato la palla.*
* osservate come cambia significato il verbo "" "jiē". In una frase avevamo visto "接通" "jiētōng" "passare" (la telefonata), mentre qui "接住" "jiēzhù" è "bloccare" (la palla).

妻子突然停住了话语。Qīzi túrán tíngzhù le huàyǔ. All'improvviso la moglie smise di parlare.

他的电话号码你记住,没有? Tā de diànhuà hàomǎ nǐ jìzhù le, méiyǒu? Ricordi il suo telefono?
你怎么没留住那位客人? Nǐ zěnme méi liúzhù nà wèi kèrén? Perchè non hai trattenuto l'ospite?
他突然站住了。 Tā túrán zhànzhù le. All'improvviso si fermò lì.


Infine, possiamo usare anche il verbo ausiliario "" "huì" (essere capace) come complemento risultativo:

弟弟学会了英文
Dìdì xuéhuì le yīngwén. 
Mio fratello ha imparato l'inglese.



我想学会打篮球. Wǒ xiǎng xuéhuì dǎ lánqiú. Vorrei imparare a giocare a basket.
孩子们都学会骑自行车了Háizimen dōu xuéhuì qí zìxíngchē le. I bambini sanno (hanno imparato) andare in bici.


Concludendo possiamo affermare che l'aggiunta di opportuni complementi risultativi non solo dà un senso preciso del risultato dell'azione svolta, bensì può cambiare completamente il significato della frase. Con questo abbiamo fatto un notevole passo in direzione dell'acquisizione dei mezzi di espressione cinesi.

 

 

 

Lunedì 25 luglio 2016


Complementi risultativi Parte 3 / Resultative Complements Part 3



Con la Parte 3 s'intende continuare e approfondire quanto già appreso nello studio dell'uso dei complementi risultativi, con l'aggiunta di nuovi esempi.

Abbiamo visto come cambiano i verbi  "看" "kàn" (guardare) e  "听" "tīng" (ascoltare) in presenza di tali complementi. Utilizzando questi esempi andiamo a completare il quadro.

In Parte 1 e Parte 2 avevamo fatto degli esempi dell'uso del complemento risultativo "完" "wán" (fare un'azione fino alla fine)  con questi due verbi: 
你的书我看完了. Nǐ de shū wǒ kàn wán le. Ho finito il tuo libro. 
 听完广播,运动员们就走进来了. Tīng wán guǎngbò, yùndòngyuánmen jiù zǒu jìn lái le.Finito di sentire l'annuncio, gli atleti entrarono subito.

Possiamo provare con altri verbi.  Eccoli:


我们刚才吃完饭了
Wǒmen gāngcái chī wán fàn le. 
Abbiamo appena finito di cenare.

你怎么还没学完那首诗? Nǐ zěnme hái méi xué wán nà shǒu shī? Come mai non hai ancora finito di studiare quella poesia?  
唱完歌儿了,没有? Tā chàng wán gēr le, méiyǒu? Lui ha terminato la canzone?
他们赛完, 没有? Tāmen sài wán qiú le, méiyǒu? Hanno finito la partita?
可能办完手续了. Kěnéng bàn wán shǒuxù le. Forse ha finito con le formalità.
他们还没参观完展览呢. Tāmen hái méi cānguān wán zhǎnlǎn ne. Loro non hanno ancora terminato la visita alla mostra.
学生们翻译完了那本书. Xuéshēngmen fānyì wán le nà běn shū. Gli studenti hanno tradotto tutto quel libro.

Abbiamo visto anche l'uso di "" "dào" (raggiungere/arrivare) con i due verbi "看" "kàn" (guardare) e  "听" "tīng" (ascoltare):
看到了那棵树,没有? Nǐ kàn dào le nà kē shù, méiyǒu? Sei riuscito a vedere quell’albero?
外边孩子们在唱歌, 听到了? Wàibian háizimen zài chànggē, nǐ tīng dào ma? Fuori dei bambini stanno cantando, li senti?

Vediamo come si comportano altri verbi:

我想跑到那棵树那里 
Wǒ xiǎng pǎo dào nà kē shù nàli.
Voglio correre fino a quell'albero.
他终于找到工作了. Tā zhōngyú zhǎodào gōngzuò le. Ha finalmente trovato lavoro.
见到邻居了, 没有? Nǐ jiàndào línjū le, méiyǒu? Hai visto il mio vicino?
大学的信你收到 , 没有? Dàxué de xìn nǐ shōudào le, méiyǒu? Hai ricevuto la lettera dell'università?
昨天学到第二十三课了. Zuótiān xuédào dì èrshísān kè le. Ieri abbiamo studiato fino alla lezione 23.
终于买到了那本书. Zhōngyú mǎidào le nà běn shū. Sono finalmente riuscita a comprare quel libro.
小孩子又没拿到. Xiǎo háizi yòu méi nádào qiú. Il bambino ha mancato la palla di nuovo.
你一走到车站, 就等我吧. Nǐ yī zǒudào chēzhàn, jiù děng wǒ ba. Arrivato alla fermata, aspettami!  
太晚 , 该马上回到公司了. Tài wǎnle, gāi mǎshàng huídào gōngsī le. E' tardi, devo subito tornare al lavoro.  
你要把国际电话打到哪儿Nǐ yào bǎ guójì diànhuà dǎdào nǎr? La chiamata internazionale dove dev'essere fatta?


Anche l'uso di aggettivi come complemento risultativo è assai vasto. Abbiamo visto l'aggettivo "清楚" "qīngchǔ" (chiaro) nei seguenti esempi:
不戴眼镜你还能看清楚吗? Bù dài yǎnjìng nǐ hái néng kàn qīngchǔ ma? Ci vedi anche senza occhiali?
你慢说,我都能听清楚. Nǐ mànman shuō, wǒ duō néng tīng qīngchǔ. Se parli lentamente, sento tutto chiaramente. 
有耳机的话,我就能听清楚. Yǒu ěrjī dehuà, wǒ jiù néng tīng qīngchǔ. Se ci sono le cuffie, posso sentire chiaramente.

Vediamolo in altre frasi:

学好汉语他汉字也写清楚
Xuéhǎo hànyǔ tā hànzì yě xiě qīngchǔ le. 
Imparato il cinese, anche la sua scrittura cinese è diventata più chiara.


老师总是说清楚, 是吗? Lǎoshī zǒngshì shuō qīngchǔ, shì ma? Il maestro parla sempre chiaramente, vero?
记者讲清楚, 没有? Jìzhě jiǎng qīngchǔ le, méiyǒu? Il reporter parlava chiaramente?


L'uso dell'aggettivo "好" "hǎo" (buono) non è solamente quello di dare il senso di aver svolto con buon risultato l'azione, come visto nella parte 1: 
大夫看好你 的病了, 没有? Dàifu kàn hǎo nǐ de bìng le , méiyǒu?  Il dottore ti ha visitato?

Vediamone alcuni altri esempi:

 拿好了行李, ?
Nǐ ná hǎo le xínglǐ, méiyǒu? 
Hai preso la valigia?

带好自己的东西! Qǐng dài hǎo zìjǐ de dōngxī! Prendete le vostre cose! 
她还没放好箱子呢.Tā hái méi fàng hǎo xiāngzi ne. Lei non ha ancora sistemato il baule.
孩子们注意! 收好车票!Háizimen zhùyì! Shōu hǎo chēpiào! Bambini prendete i vostri biglietti!
Alcune volte, però,  con l'uso di "" "hǎo" (buono/bene) abbiamo avuto risultati sorprendenti, come visto nella parte 2: 
听好,我不想再说一遍! Ni tīnghǎo, wǒ bù xiǎng zài shuō yī biàn! Dammi retta, non voglio ripeterlo un'altra volta!

Vediamo qualche altro esempio di come cambia il significato del verbo con l'aggiunta di questo complemento:  

说好八点见, 你怎么九点才来?  
Shuō hǎo bā diǎn jiàn, nǐ zěnme jiǔ diǎn cái lái?  
Ci siamo accordati di vederci alle otto, come mai arrivi solo alle nove?

, 晚饭应该做好Wǒ xiǎng, wǎnfàn yīnggāi zuò hǎo le. Penso che la cena sia pronta.

Analogamente l'uso dell'aggettivo "错" "cuò" (sbagliato) da il senso di un risultato negativo dell'azione svolta, come visto negli esempi:
他们的地址你没看错吧?  Tāmen de dìzhǐ nǐ méi kàn cuò ba? Non è che hai sbagliato (a leggere) l'indirizzo?   
她的姓名你不是听错了吧? Tā de xìngmíng nǐ bù shì tīng cuò le ba? Non è che hai capito male il suo nome?

Aggiungiamo altri esempi:

这路汽车你没坐错?  
Zhè lù qìchē nǐ méi zuò cuò ba? 
Non hai, per caso, sbagliato autobus?

老师的姓名你没写错? Lǎoshī de xìngmíng nǐ méi xiě cuò ba? Non è che hai sbagliato a scrivere il nome del maestro?
昨天的练习你没做错? Zuótiān de
liànxí nǐ méi zuò cuò ba? Non è che hai sbagliato i compiti di ieri?
最后的问题你没回答错? Zuìhòu de wèntí nǐ méi huídá cuò ba? Non hai risposto male all'ultima domanda, per caso?
语法书你没拿错? Yǔfǎ shū nǐ méi ná cuò ba? Hai sbagliato il libro di grammatica, vero?
Aggiungiamo qui l'uso dell'aggettivo "对" "duì" (giusto), in qualità di complemento risultativo:

Eccone alcuni esempi:


这些生词 你怎么没翻译对?  
Zhèxiē shēngcí nǐ zěnme méi fānyì duì? 
Come mai non hai tradotto bene queste parole nuove?
这个问题你怎么没回答对? Zhège wèntí nǐ zěnme méi huídá duì? Come mai non hai risposto bene a questa domanda?
他 是不是没写对我的电话号码? Tā shì bùshì méi xiě duì wǒ de diànhuà hàomǎ? Sarà che lui non ha scritto bene il mio numero di telefono?

 

 

 

lunedì 18 luglio 2016


Complementi risultativi Parte 2 / Resultative Complements Part 2

Sulla falsariga della Parte 1, oggi partiamo dal verbo "ascoltare".

她在音乐呢.
Tā zài tīng yīnyuè ne.
Sta ascoltando musica. 
Come nel caso di "guardare", anche "ascoltare" ottiene, via-via significati diversi con l'aggiunta dei complementi risultativi. Ecco, come:




他们快结婚了, 听见 , 没有?
Tāmen kuài jiéhūn le, nǐ tīngjiàn le, méiyǒu?
Hai sentito che stanno per sposarsi?




孩子们外边在唱歌, 听到?
Háizimen wàimiàn zài chànggē, nǐ tīng dào ma?
Fuori dei bambini stanno cantando, li senti?



听完广播,运动员们就走进来了.
Tīng wán guǎngbò, yùndòngyuánmen jiù zǒu jìn lái le.
Finito di sentire l'annuncio, gli atleti entrarono subito.

你慢说,我都能听清楚.
Nǐ mànman shuō, wǒ duō néng tīng qīngchǔ.
Se parli lentamente, sento tutto chiaramente.


有耳机的话,我就能听清楚.
Yǒu ěrjī dehuà, wǒ jiù néng tīng qīngchǔ.
 Se ci sono le cuffie, posso sentire chiaramente.

Nel primo caso "ascoltare" diventa "aver sentito", nel secondo "senti", nel terzo "finito di sentire"  e, nel quarto, addirittura "sentire chiaramente".
"Sentire", come si è visto, è espresso in quattro modi distinti:
"听见" "tīngjiàn" esprime il risultato del mio udire, vale a dire: "sentire",
"听到" "tīng dào" significa "sono riuscita a sentire fino lì",
"听完" "tīng wán" (finito di sentire) in effetti significa "aver ascoltato fino alla fine",
"听清楚" "tīng qīngchǔ" (sentire chiaramente) esprime la qualità dell'azione con l'aiuto del complemento risultativo (posso sentire chiaramente).
Prendendo sempre l'esempio del verbo "guardare" della puntata precedente, ecco che il nostro verbo "ascoltare" perde totalmente il significato originale, diventando qualcosa di diverso.
这首歌儿, 听懂, 没有?
Zhè shǒu gēr, nǐ tīng dǒng le, méiyǒu?
Hai capito questa canzone? 


她的姓名你不是听错了吧?
Tā de xìngmíng nǐ bù shì tīng cuò le ba?
Non è che hai capito male il suo nome?

"Capire" viene qui espresso in due modi diversi:
"听懂" "tīng dǒng" esprime il risultato dell'azione di sentire, vale a dire "capire"
"听错" "tīng cuò",invece, esprime il negativo risultato dell'azione, vale a dire "capire male".

Ritornando al significato originale di "" "tīng" (ascoltare) guardiamo l'effetto che produce l'aggiunta del complemento risultativo "" "hǎo" (buono, bene): 

你听,不想说一遍!
  Ni tīnghǎo, wǒ bù xiǎng zài shuō yī biàn!
Dammi retta, non voglio ripeterlo un'altra volta!

Il verbo "" "tīng" (ascoltare), con l'aggiunta di "" "hǎo" (bene)  significa "ascoltare per bene/ dare retta" "听好" "tīnghǎo" .
Infine, un altro modo per esprimere "capire" che possiamo sostituire con "realizzare":
听出来了, 是我邻居的小猫 .
Wǒ tīng chū lái le, shì wǒ línjū de xiǎo māo.
Ho realizzato che si tratta del gatto del mio vicino.

In questo caso il complemento direzionale "出来" "chū lái" (venirne fuori)  agisce come complemento risultativo ed ha come esito finale il significato di "听出来" "tīng chū lái" (realizzare), (aver capito). 

Ricapitoliamo:
"ascoltare" è una semplice azione, si dice "" (tīng)
"ascoltare + vedere" significa "sentire"  "见" (tīngjiàn)
"ascoltare + raggiungere" qui significa "riuscire a sentire fino lì" "听到"  (tīng dǎo)
"ascoltare + finire" singnifica "finire di ascoltare" "听完" (tīng wán)
"ascoltare + chiaramente" significa "sentire chiaramente" "清楚" (tīng qīngchǔ)
"ascoltare + capire" significa "capire ciò che ho sentito" "听懂" (tīng dǒng)
"ascoltare + capire + sbagliare" ha il risultato "aver capito male" "听错" (tīng cuò)
"ascoltare + bene" ha il significato di "dare retta" "听好" (tīng hǎo)

"ascoltare + uscire" significa  "aver realizzato / aver capito" "听出来" (tīng chū lái).

Con l'aggiunta dei complementi risultativi possiamo ottenere espressioni via-via sempre più precise, adatte allo scopo. Nella parte n. 3 porteremo altri esempi.

 

 

 

domenica 10 luglio 2016


Complementi risultativi Parte 1 / Resultative complements Part 1



Nella lingua cinese succede spesso che prendendo un verbo e aggiungendone un altro il risultato sia una sorpresa.

Invertendo la tendenza la frase non cambia, vale a dire, se voglio esprimere una certa cosa, facilmente troverò due componenti che, presi uno per uno, abbiano poco a vedere con il risultato finale.

Di che cosa stiamo parlando? Di comporre delle espressioni utilizzando dei complementi risultativi.

Nella lingua cinese i verbi, come tutte le cose, sono vaghi e spesso intercambiabili oppure significano più cose. Per poterci esprimere con chiarezza siamo costretti ad aggiungere, mano a mano, delle particelle ad hoc. Fino ad arrivare a creare nuovi significati collegando due parole tra loro dissimili. Queste possono essere verbi seguiti da altri verbi, da aggettivi, da verbi ausiliari etc.

Facciamo degli esempi partendo dal verbo "guardare".
Qual'è la differenza tra "guardare" e "vedere"?

他们在电视呢.
Tāmen zài kàn diànshì ne.
Essi guardano la televisione.



看见了电视节目, 没有?
Nǐ kànjiàn le diànshì jiémù, méiyǒu?
Hai visto il programma televisivo?

C'è una bella differenza, vero?

Approfondiamolo con qualche altro esempio:
看见了大夫,没有?
 Nǐ kànjiàn le dàifu, méiyǒu?
Ti sei fatto visitare?


不戴眼镜你还看清楚吗?
Bù dài yǎnjìng nǐ hái kàn qīngchǔ ma?
Ci vedi anche senza occhiali? 
Guardando gli esempi, senza tener qui conto del modo in cui si svolge l'azione, salta subito all'occhio che in italiano abbiamo un verbo diverso per "guardare" e uno per "vedere", mentre in cinese posso trovare diverse soluzioni per esprimere "vedere": 看见 e 看清楚. A dire il vero quest'ultimo significa "vederci chiaramente". Nello stesso tempo il verbo 看见 è stato utilizzato in due occasioni; nella prima significa "visto" mentre nella seconda "farsi visitare", ma queste sono ulteriori particolarità del verbo 看 "vedere".
Approfitto del verbo 看 "vedere" che significa  "leggere" nell'espressione "vedere + libro".  
Se leggendo il libro io lo capisco, come mi esprimerò? 
那本英文小说你看懂了吗?
Nà běn yīngwén xiǎoshuō nǐ kàn dǒng le ma?
Hai capito quel romanzo in inglese?
Ecco che abbiamo un'altra parola come risultato dell'espressione "vedere + capire".  Qui il risultato sarà "capire". 
Se, invece, voglio esprimere che avevo finito di leggere il libro, cosa dirò?
你的书我看完了.
Nǐ de shū wǒ kàn wán le.
Ho finito il tuo libro.
Non è esattamente così. Io non "ho finito" il tuo libro, bensì ho finito di leggerlo. 
Sempre usando il verbo "guardare" troverò altre soluzioni per esprimere qualcosa che parte sì dall'attività degli occhi (guardare) ma va ben oltre.
看到了那棵树,没有?
Nǐ kàn dào le nà kē shù, méiyǒu?
Sei riuscito a vedere quell’albero?

他们的地址你没看错吧?
 Tāmen de dìzhǐ nǐ méi kàn cuò ba?
Non è che hai sbagliato (a leggere) l'indirizzo?
Nel penultimo caso ho tradotto "Sei riuscito", mentre nell'ultimo "hai sbagliato?".  Sono espressioni ben diverse che, nella lingua cinese usano lo stesso identico verbo:  "guardare".

Infine un'altro uso del verbo "guardare" serve per esprimere "capire":

他们跟我开玩笑,我没看出来.
Tāmen gēn wǒ kāiwánxiào, wǒ méi kàn chū lái.
Non ho capito che mi stavano prendendo in giro.
Ricapitoliamo:
"guardare" è una semplice azione, si dice "看" (kàn)
"guardare + vedere" significa "vedere"  "看见" (kànjiàn)
"guardare + vedere" qui significa "visitare/farsi visitare dal dottore"  "看见" (kànjiàn)
"guardare + chiaramente" significa "riuscire a vedere chiaramente" "看清楚" (kàn qīngchǔ)
"guardare + capire" significa "capire ciò che ho letto" "看懂" (kàn dǒng)
"guardare + finire" ha il risultato "aver finito di leggere" "看完" (kàn wán)
"guardare + raggiungere" significa "riuscire a vedere fino a..." "看到"  (kàn dào)
"guardare + sbagliare" significa "aver capito male/aver visto male" "看错" (kàn cuò)
"guardare + uscire" significa  "aver capito" "看出" (kàn chū).
Nel prossimo post esamineremo altre soluzioni, sempre sorprendenti.

 

 

 

giovedì 16 giugno 2016


La famiglia nell'antica Cina - i titoli / Family in Ancient China - family bonds

Oggi parliamo di titoli famigliari, dei 称谓 (Chēngwèi)

Prescindendo dal fatto che, sin dall'entrata in vigore della legge del figlio unico voluto da Mao, resta di grande interesse osservare l'impronta lasciata sull'attribuzione dei titoli in famiglia da parte di una società fortemente maschilista, come quella cinese, nel corso dei millenni.

Partendo da mamma e papà, cerchiamo di ricostruire un ipotetico albero genealogico della famiglia nell'antica Cina.

Noi diciamo "mamma e papà", ma guardate la lavagna, cosa vedete?
Prima viene "爸爸"bàba (papà) e solo dopo "妈妈"māma (mamma). Dobbiamo ricordarci altresì che persino i toni delle due parole rafforzano l'idea di priorità; "bàba" (papà) infatti è del quarto tono, notoriamente imperativo, mentre "māma" (mamma) è del primo, molto più tenuo.

Con l'aiuto di un libricino divertente, comprato tempo fa a Pechino, arriviamo a considerare alcune cose. Per primo veniamo a sapere che, ragazzi e bambini chiamano i loro conoscenti
叔叔  shūshu (zio) e 阿姨 āyí (zia).  Questo indipendentemente dalla parentela; si tratta di semplice formalità.

Nella famiglia vera, invece?

Durante la prima lettura di un testo cinese mi ero imbattuta nelle espressioni 二哥 èr gē (secondo fratello maggiore) e 三哥 sān gē (terzo fratello maggiore). Mi stupiva vedere che una ragazza potesse chiamare i propri fratelli con tali titoli.

爸爸 妈妈 兄弟姐妹
Bàba māmā  xiōngdìjiěmèi
(papà mamma fratelli e sorelle)
La famiglia di base comprende poi i seguenti personaggi, partendo da 我 wǒ  (io):

哥哥 gēge (fratello maggiore), 第第 dìdi (fratello minore),



兄弟 xiōngdì (fratelli)
姐姐 jiějie (sorella maggiore) e  妹妹 mèimei (sorella minore).


 ,姐妹 jiěmèi (sorelle)


Vediamo come cambia, se al posto di miei fratelli e sorelle si parla di quelli del padre:  avremo così 伯父 bófù (fratello maggiore),  叔叔 shūshu (fratello minore) e  姑姑 gūgu (sorella maggiore e sorella minore) del padre.


Si vede subito che le sorelle (maggiore e minore) del padre hanno nomi uguali, mentre i due fratelli (del padre) si distinguono totalmente.

Questo concetto si rispecchia anche parlando di fratelli e sorelle della madre, dove avremo:          jiùjiu  (fratello maggiore e fratello minore della madre), nonchè 姨妈 yímā (sorella maggiore e sorella minore della madre).

La scoperta maggiore arriva quando andiamo a vedere come si chiamano i cugini. Vedremo che, quelli da parte dei fratelli del padre avranno un titolo che li distinguerà da tutti gli altri, vale a dire da figli di sorelle da parte del padre, nonchè figli di fratelli e di sorelle da parte dalla madre.

Ecco i cugini da parte degli zii paterni:


堂兄  tángxiōng (figlio maggiore),

  tángdì      (figlio minore),

堂姐  tángjiě     (figlia maggiore),

   tángmèi   (figlia minore)
del fratello maggiore e del fratello minore del padre.


Questo, mentre tutti gli altri cugini, vale a dire: figli di zie paterne e di zii materni si chiameranno indistintamente:


哥  biǎo    (figlio maggiore),

biǎo    (figlio minore),

   biǎojiě   (figlia maggiore),

biǎomèi  (figlia minore)
vale a dire figli di tutti gli altri zii.

Non vi sembra un tantino strano?

 




25 aprile 2016

Una parola, tanti significati - gioie e dolori dell'insegnare la lingua cinese

Ho ripreso un vecchio post, completato con pinyin del 1 aprile 2014




"Che cosa", "che", "tutti", "qualsiasi" e "niente" .... tanti significati, una sola parola nella lingua cinese: 什么 (shénme)

E' un pronome interrogativo, corrispondente a "che cosa?" ma è anche un attributo con diversi significati a seconda del senso della frase ma non solo.

Troviamo in un piccolo romanzo del premio Nobel, Mo Yan, uno dopo l'altro, diversi frasi dove trova posto il fatidico 什么.

Vediamo gli esempi sulla lavagna:

他什么都学不到 .
Tā shénme dōu xué bù dào.
(Non riesce ad imparare NIENTE)

他什么事情都做 .
Tā shénme shìqíng dōu zuò.
(Ha fatto TUTTO) 
ossia (ha fatto TUTTE le cose)

学点什么不好? 
Xué diǎn shénme bù hǎo?
(CHE male c'è a studiare un po?)

e, infine:

做什么比学医好.
Zuò shénme bǐ xué yī hǎo.
(QUALSIASI cosa è meglio che studiare medicina).

CHE COSA ne pensate?



venerdì 26 febbraio 2016


Studiare cinese, cosa chiedono gli studenti? / Learning Chinese what do students expect?


Studiare una lingua straniera richiede grande dedizione. Spesso questo impegno dura per diversi anni. Studiare la lingua cinese accresce in maniera esponenziale tali sine qua non.



Quali sono le principali motivazioni che spingono una persona adulta ad affrontare tale sfida? Parlo di persone "adulte" di proposito. I miei studenti sono tutti adulti, tra loro molti sono gli over 50. Mi sono spesso domandato quali sono le loro aspirazioni, tenuto conto che studiare cinese è davvero una grande impresa per una persona non orientale.



Gli over 50 spesso sono pensionati. I pensionati dispongono di molto tempo libero e sono spesso alla ricerca di attività che, oltre a fargli passare il tempo, possano portare un giovamento nella loro vita. Quale giovamento? Imparare il cinese certamente non prospetta giovamento nel campo lavorativo, ma li fa sentire ancora operativi in quanto partecipi a un processo colletivo come andare a lezione, stare in classe, rispondere alle domande dell'insegnante, etc. Non è di poco conto la convinzione, scientificamente più o meno accertata, che studiare una lingua straniera aiuti il cervello a combattere le malattie della terza età come altzheimer etc.


I miei studenti in età lavorativa vengono a scuola la sera, dopo il lavoro. Per loro frequentare il corso e prepararsi per le lezioni significa fare delle scelte a volte molto dolorose. Parlo soprattutto delle donne che, oltre al lavoro, devono gestire il proprio tempo in un ambito famigliare dove è richiesto un loro impegno non indifferente. Ne consegue che, man mano che i corsi si fanno più impegnativi e l'impegno per sostenerli è proporzionalmente in crescita, resta sempre più difficile ricavare il tempo necessario nella propria giornata.


Si dice che per portare avanti con soddisfazione lo studio di una lingua straniera siano necessari venti minuti giornalieri di studio a casa e un'ora di lezione alla settimana in classe. Occorre aggiungere subito che, dato il gap culturale, studiare cinese l'impegno è raddoppiato (40 minuti al giorno a casa e 2 ore alla settimana in classe). Nella realtà nessuno dei miei studenti in età lavorativa dispone di tale quantità di tempo libero. Ciò che consiglio loro, è cercare di ritagliare un po' di tempo, possibilmente al mattino, e aumentare l'impegno strada facendo.


Altra questione è la necessità di sostenere esami certificati di lingua cinese. Il HSK (Hanyu Shuiping Kaoshi) viene effettuato regolarmente due volte l'anno e per farlo il governo di Pechino invia personale ad hoc. Tuttavia abbiamo notato che gli argomenti degli esami HSK risultano ben lontani da quelli affrontati nei nostri corsi in quanto, oltre ad utilizzare i libri di grammatica, noi cerchiamo di coinvolgere gli studenti in lezioni di conversazione fin dal primo anno che riguardano la vita di tutti i giorni.


Resta aperta la domanda "Che cosa chiedono gli studenti che vogliono imparare la lingua cinese?"



 

sabato 20 febbraio 2016

 Particella aspettiva "了" - Aspect particle "了"


Nel post del 6 dicembre  2015 avevamo parlato della particella modale "了". Ricordiamoci che tale particella, che si trova alla fine della frase, rende il significato dell'intera frase come avvenuta. I tempi possono essere passato, presente o futuro.


La particella aspettiva "了" si distingue in quanto esprime che l'azione ha avuto conclusione. Ancora una volta essa poteva avenire nel passato come pure nel presente oppure nel futuro. Ciò che conta è che l'azione espressa dal verbo abbia avuto conclusione. Per tal motivo questa particella aspettiva "了" segue sempre il verbo.

Quando "" sottolinea che un'azione è stata completata, la frase intera può non aver avuto luogo:

 我们学了好几年汉语

Wǒ xué le hǎo jǐ nián hànyǔ
Studiamo cinese da parecchi anni (abbiamo studiato cinese per parecchi anni) 

Se voglio aggiungere che l'intera faccenda è avvenuta, devo aggiungere la particella modale "" alla fine della frase:

我学了好几年汉语了

Wǒ xué le hǎo jǐ nián hànyǔ le
  Avevo studiato cinese per parecchi anni
 
Nelle frasi in cui vi sono due azioni consecutive, la particella aspettiva "了" segue il verbo dell'ultima:

朋友去医院看了病以后好多了

Péngyǒu qù yīyuàn kàn le bìng yǐhòu hǎo duō le
 Dopo essere stato all'ospedale, il mio amico è stato molto meglio


我请他喝了咖啡,他高兴极了

Wǒ qǐng tā hē le kāfēi, tā gāoxìng jí le
Quando l'avevo invitato a prendere un caffè era contentissimo


Quando "" si trova dopo il verbo e, contemporaneamente, alla fine della frase, esso assume in sè entrambe le funzioni; quella della particella aspettive e quella della particella modale:

休息了

Wǒ xiūxí le
Ho riposato

Come avete potuto notare, ove vi sono complementi d'oggetto, la particella aspettiva "了" s'inserisce tra il verbo e il nome, ovvero tra il predicato e il suo complemento d'oggetto:


 结束了足球比赛

Jiéshù le zúqiú bǐsài
La partita è conclusa


Infine la negazione, anche in questo caso, avviene con "" o con "没有":

比赛还没有结束
 Bǐsài hái méi yǒu jiéshù
La partita non è ancora conclusa


E’ utile notare che un’azione conclusa senza altre implicazioni non deve necessariamente essere evidenziata con la particella aspettiva "":

早上看报

Zǎoshang kàn bào
  Stamattina abbiamo letto il giornale


Invece è necessario indicarlo ogni volta che evidenzio l’eccezionalità dell’evento: 

 早上 了中文

Zǎoshang kàn le zhōngwén bào
Stamattina abbiamo letto un giornale cinese


Di conseguenza nella maggior parte di queste frasi il complemento d’oggetto avrà degli attributi particolari, ad es. la quantità o pronomi indicativi, entrambi seguiti da classificatori o altro:


去年我 了两本 中文 小说  
  Qùnián wǒ kàn le liǎng běn zhōngwén xiǎoshuō
L'anno scorso avevo letto due racconti cinesi



domenica 6 dicembre 2015

Particella modale "了 " / Modal particle "了 "

La particella modale "了 " serve principalmente per segnalare che è avvenuto un fatto.
The modal particle "了" serves mainly to report that something took place.



我当老师了。
 Wǒ dāng lǎoshī le.
Sono diventata insegnante / I became teacher


你怎么了?
Nǐ zěnme le?
 Cosa ti è successo? / What happened to you?
昨天你去哪儿了?
Zuótiān nǐ qù nǎr le?
Dove sei finito ieri? / Where have you been yesterday?


Può essere usato indipendentemente dal tempo espresso con la coniugazione dei verbi nella lingua italiana. La particella modale "了" si trova sempre alla fine della frase.
It can be used regardless of time expressed, in the Italian language, with the conjugation of verbs. The modal particle "了" is always at the end of the sentence.
La particella modale "了" , oltre ad indicare che si è avvenuto un fatto,  serve per sottolineare che si era verificato un cambiamento, qualcosa di imprevvisto.
The modal particle "了", besides indicating that something took place, serves to emphasize that there had been a change, something unexpected.
下雨了。
 Xià yǔle.
Piove / It's raining
十二点多了。
 Shí'èr diǎn duō le.
Sono passate le dodici / It's over twelve
她不来了。
Tā bú lái le.
Lei non verrà più / She won't come
Anche qui non si deve confondere l'uso della particella modale "了" con il tempo della coniugazione verbale italiana.
Here too, we should not confuse the use of the modal particle "了" with the time of verbal conjugation.
 

La forma negativa usa "没 " o "没有 " e non contiene più "了" alla fine della frase.
The negative use "没" or "没有" and no longer "了" at the end of the sentence.

没下雨。
Méi xià yǔ.
Non sta piovendo / It's not raining.

Ricordiamoci che, parlando in generale, la negazione avviene con "不".

Let us remember that, generally speaking, the negation is done with "不".


冬天这儿不下雨。
Dōngtiān zhèr bú xià yǔ.
Qui d'inverno non piove / Here ,during the winter doesn't rain.


La forma interrogativa aggiunge"没有" subito dopo la particella modale "了", a sua volta preceduta da virgola.
The interrogative form adds "没有" immediately after the modal particle "了", in turn preceded by a comma.
你吃饭了,没有?
Nǐ chī fàn le, méi yǒu?
Hai mangiato? /  Have you eaten?

Notare che la domanda "Hai mangiato?" serve per avviare una discussione, a mo' di "Ciao, come stai?" per quanto buffa possa sembrare.

Note that the question "Have you eaten?" Is often used to start a discussion, just as '"Hello, how are you?" though it may seem funny.


Un altra situazione in cui utilizziamo la particella modale " 了" sono le frasi imperative negative.
Another situation in which we use the modal particle "了" are the negative imperative sentences.


别哭了!
 Bié kū le!
Non piangere più! / Weep no more!
别提了!
Bié tí le!
Non parlarmene più! / Don't tell me about it!
别吃了!
Bié chī le!
Non mangiare più! / Don't eat more!


La particella modale " 了" , inoltre, serve anche per indicare che un'azione avrà luogo nel prossimo futuro. In tali frasi verrà inserito il verbo ausiliare "要" o l'espressione "就要"  o " 快要" , prima del verbo.
The modal particle "了" also serves to indicate that an action will take place in the near future. In such sentences  the auxiliary verb "要" or the expression "就要" or "快要" will be added before the verb.



飞机就要起飞了。
Fēijī jiù yào qǐfēi le.
L'aereo sta per decollare / The plane is about to leave.

Infine abbiamo visto l'uso della particella modale "了" in svariate espressioni, ad es:
对了 -duì le- (a proposito),  好了 -hǎo le- (basta così),  算了-suàn le- (smettila!), 好吃极了-hào chī jí le- (squisitissimo) etc.
Finally we saw the use of the modal particle "了" in a variety of expressions, eg:
对 了 (oh, remember), 好 了 (let's finish it), 算了 (stop!), 好吃 极 了 (exquisite) etc.

 








sabato 28 novembre 2015

Frasi relative /Verb-object etc phrases as attributive


Come si usa la frase relativa nella lingua cinese? Essa funge da attributo, ma come?
Ci arriviamo passo dopo passo.

Vediamo innanzitutto l'uso della particella strutturale "的" nel caso di aggettivi come attributi.

Abbiamo visto che, quando l'aggettivo è monosillabico, esso si collega al nome cui si riferisce senza l'aggiunta di "的". Da ricordarsi che, al contrario dell'italiano, l'attributo precede l'oggetto/soggetto.

老同学
  lǎo tóngxué

我们是老同学。Wǒmen shì lǎo tóngxué. Siamo vecchi compagni di classe.
他的新电影很有意思。Tā de xīn diànyǐng hěn yǒuyìsi. Il suo nuovo film è interessante.
我终于找到好工作了。Wǒ zhōngyú zhǎodào hǎo gōngzuò le.Finalmente ho trovato un lavoro buono.



Quando l'aggettivo è bisillabico, invece, occorre inserire la particella strutturale "的". Vediamo degli esempi:

年轻的大夫
niánqīng de dàifū

这个年轻的大夫叫什么?
Zhège niánqīng de dàifū jiào shénme? Come si chiama questo giovane dottore?
这么漂亮的照片! 
Zhème piàoliang de zhàopiàn! Che belle foto!
他们过了辛苦的生活。
Tāmen guòle xīnkǔ de shēnghuó. Vissero una vita dura.



Quando al posto dell'aggettivo abbiamo un verbo come attributo, anche in questo caso esso deve essere seguito dal "的". Ecco alcuni esempi:

 
休息的时候
Xiūxí de shíhòu

休息的时候我喜欢听音乐   Xiūxí de shíhòu wǒ xǐhuān tīng yīnyuè. 
Nel tempo libero mi piace ascoltare musica.
今天来的人很多  Jīntiān lái de rén hěnduō  Oggi sono venuti in tanti.
参观的人很着急   Cānguān de rén hěn zhāojí. I partecipanti si preoccupano.


Finora abbiamo visto che l'attributo può essere un aggettivo (mono o bisillabico) o un verbo. Cosa succede quando ci addentriamo e vogliamo esprimere frasi più complicate, tipo: "..... dove non si può fumare.....",  ".....che ha regalato ...."  e "che ha fatto a....."???

Dunque, quando abbiamo una costruzione verbale come attributo, anch'esso deve essere seguito dal "的". Ecco gli esempi:


不准吸烟的地方
 Bù zhǔn xīyān de dìfang

不准吸烟的地越来越多。Bù zhǔn xīyān de dìfang yuè lái yuè duō
I luoghi dove non si può fumare sono sempre di più.
送女朋友的礼物真漂亮!Sòng nǚ péngyǒu de lǐwù zhēn piàoliang! 
Il regalo che ha regalato alla sua fidanzata è davvero bello!
最近给难朋友打的电话不太长。Zuìjìn gěi nán péngyǒu dǎ de diànhuà bù tài cháng.
Ultimamente le telefonate che ha fatto al fidanzato non erano troppo lunghe.



Infine, quando al posto dell'aggettivo abbiamo una costruzione "soggetto-predicato", anch'esso deve essere seguito dal "的". Ecco alcuni esempi:

在你后面的小狗
 nǐ hòumiàn de xiǎo gǒu

那个总是在你后面的小狗叫什么?Nà gè zǒngshì zài nǐ hòumiàn de xiǎo gǒu jiào shénme? 
Come si chiama il cagnolino che sta sempre dietro a te?
他让我看一张咱们参加比赛的照片。Tā ràng wǒ kàn yī zhāng zánmen cānjiā bǐsài de zhàopiàn. 
Lui mi fece vedere una foto della partita cui avevamo partecipato.
妈妈给女儿买的衣服真漂亮!Māmā gěi nǚ'ér mǎi de yīfú zhēn piàoliang!  
Il vestito che la mamma aveva comprato per la figlia  è davvero bello!




domenica 1 novembre 2015


女儿长得很难看
Nǚ'ér zhǎng de hěn nánkàn
 (La figlia è brutta)
Questa seconda parte è l'approfondimento dell'uso del complemento verbale di grado 得.

Nella prima parte abbiamo visto tre frasi che avevano in comune, tra l'altro, l'avere un predicato che non richiedeva necessariamente un complemento d'oggetto.
Le frasi

 他介绍得很复杂
Tā jièshào de hěn fùzá
(La sua spiegazione è complicata),



 他说得很清楚
Tā shuō de hěn qīngchu
(Lui parla chiaramente.)


孩子吃得很多
Háizi chī de hěn duō
(Il bambino ha mangiato tanto)
avevano un predicato ma non il complemento d'oggetto.

Vediamo cosa succede quando aggiungiamo il complemento d'oggetto. 
Le frasi diventeranno: " La sua spiegazione della grammatica è complicata.", "Lui parla cinese in maniera chiara." e infine "Il bambino ha mangiato (del cibo) tanto."Quest'ultima frase mette in evidenza l'uso (non infrequente nella lingua cinese) di espressioni dove il predicato contiene il verbo e il nome (mangiare=mangiare il cibo, ballare=saltare il ballo, cantare=cantare un canto etc).



Dato che il complemento di grado si riferisce al verbo dobbiamo trovare una soluzione al problema del verbo con doppio complemento: quello di grado e quello d'oggetto.

La soluzione squisitamente cinese del problema è assai semplice: 
antepongo il complemento d'oggetto a mo' di "parliamo di..." cui segue la frase con il complemento di grado come abbiamo visto nella prima parte.

Facendo così posso cambiare la prima frase da "Lui spiega la grammatica in maniera complicata" in:

语法他介绍得很复杂
 Yǔfǎ tā jièshào de hěn fùzá
(La grammatica lui (la) spiega in maniera complicata.)

  Oppure la frase: "Lui parla cinese in maniera chiara" in:

 汉语他说得很清楚
 Hànyǔ tā shuō de hěn qīngchu
(Il cinese lui (lo) parla in maniera chiara)

 e la frase "Il bambino ha mangiato tanto" in:

饭孩子吃得很多
 Fàn háizi chī de hěn duō
 (Del cibo il bambino (ne) ha mangiato tanto.)

 La stessa frase la possiamo comporre anteponendo il soggetto a questo complemento d'oggetto.
Avremo così:

他语法介绍得很复杂
Tā yǔfǎ jièshào de hěn fùzá
(Lui la grammatica (la) spiega in maniera complicata)


他汉语说得很清楚
Tā hànyǔ shuō de hěn qīngchu
(Lui il cinese (lo) parla in maniera chiara.)


孩子饭吃得很多
Háizi fàn chī de hěn duō
(Il bambino del cibo (ne) ha mangiato tanto.)

Infine, in certe occasioni, possiamo esprimere una frase usando il predicato e il suo complemento d'oggetto e, per specificarne il grado, ripetere il verbo aggiungendone il grado. E' una maniera un po' ridondante che usiamo assai di rado.
Avremmo in tal caso: 

他介绍语法介绍得很复杂
 Tā jièshào yǔfǎ jièshào de hěn fùzá
(Lui spiega la grammatica (e la) spiega in maniera complicata.)


他说汉语说得很清楚
 Tā shuō hànyǔ shuō de hěn qīngchu
(Lui parla cinese parlando(la) in maniera chiara.)



孩子吃饭吃得很多
Háizi chīfàn chī de hěn duō
(Il bambino ha mangiato il cibo mangiando(ne) tanto.)



Sulla falsariga di quanto sopra possiamo estenderne l'uso a scopi svariati.

老师教写法教得我一直写对
 Lǎoshī jiào xiěfǎ jiào de wǒ yìzhí xiě duì
(Il maestro ha insegnato la scrittura (così bene che da allora) continuo a scrivere correttamente.)
IL MAESTRO --- INSEGNA --- SCRITTURA --- INSEGNA --- 得 --- IO CONTINUO A SCRIVERE CORRETTAMENTE


Nel romanzo di Xu Kun "Buongiorno Pechino" si trova la frase
太阳照得人睁不开眼睛
Tàiyáng zhào de rén zhēng bù kāi yǎnjīng
(Il sole (del primo mattino)...illuminava talmente che la gente non riusciva a tener gli occhi aperti.)

IL SOLE --- ILLUMINAVA --- 得 --- LA GENTE NON RIUSCIVA A TENER GLI OCCHI APERTI

Fino ad avere espressioni che nella lingua italiana non hanno nessuna corrispondenza, come nella frase "La figlia è brutta." che si trasforma in:  

女儿长得很难看
Nǚ'ér zhǎng de hěn nánkàn
 (La figlia è brutta)
LA FIGLIA --- CRESCIUTA --- 得 --- BRUTTA




 

domenica 25 ottobre 2015

Complemento di grado PRIMA PARTE / Complement of degree FIRST PART


Nella lingua italiana, quando vogliamo definire come avviene una certa azione, possiamo esprimerci con modi differenti. Ad esempio posso dire: "La sua spiegazione è complicata". La domanda relativa a questa frase sarebbe: "Com'è la sua spiegazione?". Oppure: "Tu parli chiaramente" dove la domanda potrebbe essere "Come parli?” Ancora: “Il bambino ha mangiato tanto.” dove la domanda è: “Quanto ha mangiato il bambino?” Sembrano tre espressioni che tra loro abbiano ben poco in comune. Non così nella lingua cinese.

Entriamo subito in merito.

Il complemento verbale di grado viene aggiunto al verbo per mezzo della particella . La sua posizione, quindi, è subito dopo il verbo, seguita dall'attributo (aggettivo/numero). Questo attributo è il grado di cui stiamo parlando.

La struttura della frase, quindi, sarà:
SOGGETTO - - - PREDICATO - - - - - - COMPLEMENTO DI GRADO


Prendiamo il primo esempio: “La sua spiegazione è complicata.”
LUI - - - SPIEGA - - - - - - E' COMPLICATO


他介绍得很复杂。
Tā jièshào de hěn fùzá.
(La sua spiegazione è complicata)





 
Oppure: “Tu parli chiaramente”
TU - - - PARLI - - - - - - E' CHIARO


你说得很清楚。
Nǐ shuō de hěn qīngchu.
Tu parli chiaramente)

 

E ancora. “Il bambino ha mangiato tanto.”
IL BAMBINO - - - MANGIATO - - - - - - E' TANTO



孩子吃得很多。
Háizi chī de hěn duō.
(Il bambino ha mangiato tanto)
 

La domanda nel primo caso è “COME E'?”, nel secondo “COME?” e nel terzo “QUANTO”, mentre nella lingua cinese sarà sempre “COME E'?” cioè “怎么样?”

Salta subito all'occhio che, mentre in italiano abbiamo una forma aggettivale (nel primo caso), una avverbiale (nel secondo caso) e una numerale (nel terzo), in cinese il grado viene espresso da una frase dal predicato aggettivale/numerale.

Avremo così “E' COMPLICATO” nel primo caso, “E' CHIARO” nel secondo e “E' TANTO”, come complementi di grado.

NOTA: nella frase cinese dal predicato aggettivale/numerale manca il predicato () e l'aggetivo/numero è preceduto dal per evitare paragoni.

Finora abbiamo visto la frase affermativa e la frase interrogativa con l'interrogazione “COME E'?” “怎么样”. La frase imperativa viene espressa in modo completamente differente che tratteremo altrove. Vediamo, invece, cosa succede nella frase negativa.



In italiano dico “La sua spiegazione non è complicata.” negando il fulcro centrale della frase, vale a dire, il predicato. “NON E'”. Oppure “Tu non parli chiaramente” dove il fulcro è “NON PARLI”. Ancora: “Il bambino non ha mangiato tanto.” con la negazione “NON HA MANGIATO”.
Vedete com'è diverso dall'intento principale?

La lingua cinese, a mio avviso, è più aderente al significato in quanto nega l'aspetto espresso con il predicato aggettivale/numerale. Avremo così, nel primo caso, “NON E' COMPLICATO”, nel secondo “NON E' CHIARO” e, nel terzo, “NON E' TANTO”.

La struttura della frase negativa, quindi, sarà:
SOGGETTO - - - PREDICATO - - - - - - - - - COMPLEMENTO DI GRADO

Prendiamo il primo esempio: “La sua spiegazione non è complicata.”


他介绍得不复杂。
Tā jièshào de bù fùzá.
(La sua spiegazione non è complicata.)


Il secondo esempio: “Tu non parli chiaramente.”


你说得不清楚。
Nǐ shuō de bù qīngchu.
(Tu non parli chiaramente.)


Il terzo: “Il bambino non ha mangiato tanto.”


孩子吃得不多。
Háizi chī de bù duō.
(Il bambino non ha mangiato tanto.)




 

domenica 18 ottobre 2015

Congiunzioni con  和,也, 还 e 再-又  / Conjunctions with  和,也 ,还 and 再-又

 



La parola di congiungzione corrispondente alla “e” italiana é和. Tuttavia con è possibile congiungere soltanto cose tra loro affini, ad esempio
我买词典和杂志.
Wǒ mǎi cídiǎn hé zázhì.
(Compro un dizionario e una rivista)
o per dire
他喜欢唱歌和跳舞.
Tā xǐhuān chànggē hé tiàowǔ.
(Gli piace cantare e ballare).

In quest'ultimo caso, dato che sia cantare che ballare in cinese sono parole bisillabiche (dove nella parola cantare la prima vuol dire “cantare” e la seconda “canzone” e nella parola ballare la prima significa “ballare” e la seconda “ballo”); possiamo congiungerli con .
Laddove le parole da congiungere sono formate da tre sillabe, come ad esempio 听音乐 (ascoltare la musica) non è più possibile usare . Come fare?

Possiamo utilizzare la parola o . Quando l'una e quando l'altra?


Abbiamo già incontrato la parola con il suo significato “anche”. Es: 我也很好 (Anch'io sto bene).
tuttvia serve anche per congiungere, appunto, cose tra loro non affini oppure parole che superano la semplicità di una o due sillabe.
我买本词典也买些中文杂志。
Wǒ mǎi běn zìdiǎn yě mǎi xiē zhōngwén zázhì.
(Compro un dizionario e alcune riviste cinesi)
他喜欢唱歌也喜欢听音乐。
Tā xǐhuān chànggē yě xǐhuān tīng yīnyuè.
(Gli piace cantare e ascoltare musica).

Uso qualora il soggetto non sia il medesimo:
我买本词典,他也买本词典.
Wǒ mǎi běn zìdiǎn, tā yě mǎi běn zìdiǎn.
(io compro un dizionario e anche lui compra un dizionario)
ma anche in frasi negative:  
我不喜欢跳舞也不喜欢唱歌.
Wǒ bù xǐhuān tiàowǔ yě bù xǐhuān chànggē.
(non mi piace ballare e nemmeno cantare).

In questi ultimi due casi DEVO usare la parola , mentre nel primo caso posso usare sia che.
Vediamo la frase:
我买本词典也买些中文杂志
Wǒ mǎi běn zìdiǎn yě mǎi xiē zhōngwén zázhì.
(Compro un dizionario e alcune riviste cinesi),
posso trasformarla in:  
我买本词典还买些中文杂志
Wǒ mǎi běn zìdiǎn hái mǎi xiē zhōngwén zázhì,
il significato rimane uguale (Compro un dizionario e alcune riviste cinesi),
come pure nel caso di  
他喜欢唱歌也喜欢听音乐 

Tā xǐhuān chànggē yě xǐhuān tīng yīnyuè.
(Gli piace cantare e ascoltare musica)
che può benissimo essere espresso così:
他喜欢唱歌还喜欢听音乐 

Tā xǐhuān chànggē hái xǐhuān tīng yīnyuè.
(Gli piace cantare e ascoltare musica).

La differenza è che significa anche “inoltre”. Questo senso di “aggiunta” non può essere espressa con ma soltanto con .
 
Vediamo un esempio:
我也喜欢跳舞还喜欢唱歌 
Wǒ yě xǐhuān tiàowǔ hái xǐhuān chànggē
(Anche a me piace ballare e poi mi piace cantare) oppure
你学习英语和日语,还学习中文吗?
Nǐ xuéxí yīngyǔ hé rìyǔ, hái xuéxí zhōngwén ma?
(Studi inglese e giapponese e pure cinese?)

Un'altra parola di congiunzione è 再. Essa viene usata principalmente per connettere frasi o situazioni che si svolgono in seguenza:

服务员, 请来杯啤酒, 再来杯咖啡.
Fúwùyuán, qǐng lái bēi píjiǔ, zài lái bēi kāfēi.
(Cameriere, porti un bicchiere di birra e poi anche un caffè)

Parlando al passato 再viene sostituito da 又:

(他)领着 亲戚们走出北海公元 , 到饭馆里吃了晚饭 , 又把他们送回酒店. 
(Tā) lǐng zhe qīnqimen zǒuchū Běihǎi gōngyuán , dào fànguǎn lǐ chī le wǎnfàn , yòu bǎ tāmen sònghuí jiǔdiàn.
(Egli li condusse fuori dal parco Beihai, fino al ristorante dove cenarono e poi li riportò in albergo.)

La lingua italiana usa la congiunzione “e” per legare parti del discorso dai contenuti più svariati.
In alcuni casi usiamo :
我很好, 你呢?
Wǒ hěn hǎo, nǐ ne?
(Sto bene, e tu?)
妈妈身体呢?
Māmā shēntǐ ne?
(E la salute di tua mamma?)
然后呢?

Ránhòu ne?
(E poi?)

La lingua cinese, per ogni situazione, trova la sua espressione appropriata. In qualche caso con 已经 o con :

刚才六点了, 太阳已经太热了。
Gāngcái liù diǎn le, tàiyáng yìjīng tài rè le.
(Erano appena le sei e il sole era già caldissimo.) 



一吃完晚饭,就走了.
Yī chī wán wǎnfàn, jiù zǒule.
(Ha finito di cenare ed è uscito.)

Collegando eventi dove il primo ha conseguenza sul secondo troveremo:
我开始学汉语,朋友们就觉得很奇怪。
Wǒ kāishǐ xué hànyǔ, péngyǒumen jiù juédé hěn qíguài.
(Io ho cominciato a studiare cinese e gli amici l'hanno trovato molto strano.) 




 

mercoledì 11 febbraio 2015


CIassificatori o specificatori? Chinese measure words


L'idea di parlarne mi è venuta da un "sos" di un autodidatta: "Aiuto, mi sono persa. Che cosa sono i classificatori?"


La dicitura ufficiale sarebbe: ogni qualvolta si menziona un nome (oggetto) specificando quanti ve ne sono, oppure se si tratta di "questo", "quello", "quale?" o "ogni" si deve anteporre al nome il suo classificatore (specificatore).

Sì, ma perchè?






La lingua italiana, in particolare, ama esprimersi utilizzando i pronomi indeterminati "una", "uno": "vado a comprarmi un libro",  "dammi un colpo di telefono!" etc etc. Non così la lingua cinese che è, interamente, un concetto indeterminato. Per un cinese "买书" (Mǎi shū) e " 打电话" (Dǎ diànhuà) sono concetti piuttosto vaghi: il primo dice "comprar libri" e il secondo "far telefonate".  E' per specificare che intendo comprare un solo libro che il cinese aggiunge "一(y)" (uno/una). Nel momento stesso che lo specifica, "uno" diventa un numero e non più un pronome indeterminato.

Qui ci troviamo di fronte ad una delle caratteristiche della lingua cinese: occorre specificare ogni volta che cosa intendiamo dire perchè, altrimenti, il concetto rimane troppo vago.

Facciamo qualche esempio:

"Vado a comprarmi un libro" non significa che necessariamente ne comprerò uno solo. Nella lingua cinese "去买书" (Qù mǎi shū) esprime esattamente questo concetto, utilizzando le tre parole "andare" + "comprare"+ "libro/libri".

去买书
Qù mǎi shū
"Vado a comprarmi un libro"

"Faccio una telefonata"  altresì non esclude che dopo averne fatto una, ne possa fare qualcun'altra. Sì, potremmo anche dire "Faccio qualche telefonata", il senso rimane lo stesso. I cinesi usano le tre parole di "打电话"(Dǎ diànhuà) , vale a dire "fare" + "elettricità" + "discorso" per esprimere lo stesso concetto.
打电话
 Dǎ diànhuà
"Faccio una telefonata" 

Stringendo il discorso dal vago (dove non ci sono generi e soprattutto non c'è alcuna distinzione tra singolare e plurale)  per arrivare al concreto, nel caso di nomi (oggetti)  ci vengono in aiuto i CLASSIFICATORI. Io li chiamerei SPECIFICATORI, in quanto hanno la funzione di specificare di che cosa si tratta.

Nel caso del "vado a comprare un libro", non intendo specificare che l'oggetto del mio acquisto sarà uno (o tanti) libro/libri. Fin quando si trattava di un'azione non meglio specificata "comprar libri" non c'è n'era bisogno, ma nell'istante in cui specifico che ne voglio comprare "uno", "due", "centomila" o "questo", "quello", "quale?"o "ogni", sono indotta a specificarne la categoria.

A questo punto non ci resta che esaminarne qualcuna.

Quelli più semplici sono dei classificatori che, a loro volta, rapresentano un oggetto: "杯"bēi", 瓶"píng",  "盘""pán" (bicchiere, bottiglia, piatto) etc. Anche la lingua italiana ne usa alcune: "un branco di pecore",  "un cucchiaino di zucchero", "un pugno di sale grosso", "un bicchiere di vino" etc.

Poi c'è l'aspetto esteriore, di conseguenza avremo "张" (zhǎng) per cose che hanno una superficie piatta come francobolli, biglietti ma anche i tavoli; avremo "条" (tiáo) per cose lungiformi (fiumi, pesci, strade); "颗" (kē) per cose rotondette (un dente) etc.

Per una fila di dente, invece, dobbiamo usare la parola "排" (pái) che significa fila, appunto.

Ci sono, quindi, classificatori che raggruppano l'oggetto, oltre per il suo aspetto esteriore, per la sua funzione. Abbiamo visto "排牙"( pái yá) "una fila di denti", ma ve ne sono molti altri, i più comuni sono: "把" (bǎ) usato per tutte le cose che prendiamo con le mani;  "封" (fēng) significa "busta" ma è anche il classificatore di lettere (che si spediscono nella busta); "位"(wèi)  che usiamo per persone di riguardo, etc.

Infine: quando uno studente imbranato si scorda il classificatore giusto, "个"(gè) viene in aiuto. E' il classificatore jolly da usare quando non ve n'é uno specifico per quella situazione.






sabato 29 novembre 2014


Predicato composto / Sentence with a subject-predicate construction





I cinesi, si sà, usano frasi "da cinesi".
Una di esse è la cosiddetta frase con predicato "con struttura da soggetto più predicato" dove, oltre il soggetto 住语 (zhù yǔ) vi è un predicato 谓语 (wèiyǔ) a sua volta composto da soggetto2 小住语(xiǎo zhù yǔ) e predicato2 小谓语(xiǎo wèiyǔ).

Facile, no?
Imparare la struttura non ci vuole tanto, dimenticarlo ancor meno. Se, invece, capiamo la differenza tra una frase normale e una dal predicato composto, allora forse ci verrà la voglia di usarlo tutte le volte che ci sembra appropriato.

Vediamo alcuni esempi:
我们班学生很多,我们只好般班了。
(Wǒmen bān xuéshēng hěnduō, wǒmen zhǐhǎo bān bānle.)
Nella nostra classe ci sono molti studenti, tanto che siamo stati costretti a traslocare.

我们班的学生很多。 
(Wǒmen bān de xuéshēng hěnduō.)
Gli studenti della nostra classe sono numerosi.


Sentito la differenza?

Nella prima frase stavamo parlando della nostra classe, mentre nella seconda il nostro obiettivo erano gli studenti della nostra classe.  Giusto?

Per meglio distinguere e per mettere in luce il vero motivo della nostra espressione i cinesi avevano coniato questa struttura.

Riprendiamo la prima frase:
Il soggetto (la nostra classe 我们班) è seguito da una struttura da predicato numerale (gli studenti sono tanti 学生很多).
Mentre la seconda frase recita:
Il soggetto (gli studenti della nostra classe 我们班的学生) seguito dal predicato numerale (sono tanti 很多).

Sulla lavagna vediamo alcuni altri esempio del primo tipo:


爸爸工作很忙  
(Bàba gōngzuò hěn máng)
Papà è impegnato nel lavoro
爸爸的工作很忙
(Bàba de gōngzuò hěn máng)
Il lavoro di papà è impegnativo
Quest'ultimo esempio (Il lavoro di papà è impegnativo) risulta scorretto. Non stiamo parlando del suo lavoro, bensì di lui (papà).

课文生词很多  
(kèwén shēngcí hěn duō)
In questa lezione vi sono molte parole nuove

课文的生词很多
(kèwén de shēngcí hěn duō)
Le parole di questa lezione sono molte
Anche questo esempio (Le parole di questa lezione sono molte) si allontana dal focus del nostro discorso che riguarda la lezione (e non solo la parte delle parole nuove).


孩子们长得很快 
(háizimen zhǎng de hěn kuài)
I bambini crescono in fretta


妈妈身体不太好
(māma shēntǐ bú tài hǎo)
La mamma non sta tanto bene

妈妈的身体不太好
(māma de shēntǐ bú tài hǎo )
La salute della mamma non è del tutto buona.

L'ultimo caso parla da sè. Non occorre spiegare la differenza.



*************************************************************************
The Chinese, you know, they use phrases "by the Chinese."

One of them is the so called "sentence with a subject-predicate construction as its predicate" where, besides the subject 住 语(
zhù yǔ) there is a predicate 谓语 (wèiyǔ) in turn composed by subject2 小住 语(xiǎo zhù yǔ) and predicate2 小 谓语(xiǎo wèiyǔ). It's easy, right?

Learn the structure does not take much, much less forget it. If, however, we understand the difference between a normal subject-predicate sentence and that with the above construcion, then perhaps there will be the desire to use it whenever it seems appropriate.

Some examples:

我们 班 学生 很多, 我们 只好 般 班 了.(
Wǒmen bān xuéshēng hěn duō, wǒmen zhǐ hǎo bān bān le.)
In our class there are many students, so much so that we were forced to move.
我们 班 的 学生 很多. (Wǒmen bān de xuéshēng hěn duō.)
The students in our class are numerous.

Hear the difference?

In the first sentence we were talking about our class, while in the second our goal were the students of our class. That's right?

To better distinguish and to highlight the real reason for our expression the Chinese had coined this structure.

Resume the first sentence:
The subject (our class 我们 班) is followed by a subject-predicate construction (students are many 学生 很多).
While the second sentence reads:
The subject (the students in our class 我们 班 的 学生) followed by the numeral predicate (很多 are many).

On the blackboard we see some other example of the first type:

爸爸 工作 很忙 (
Bàba gōngzuò hěn máng)
Dad is busy at work
爸爸的工作很忙 (Bàba de gōngzuò hěn máng)
Dad's job is engaging
This last example (Dad's job is engaging) is not right. We're not talking about his job, but about him (dad).


课文 生词 很多 (
kèwén shēngcí hěn duō)
In this lesson, there are many new words
课文的生词很多 (kèwén de shēngcí hěn duō)
The words of this lesson are many
Even this example (The words of this lesson are many) moves away from the focus of our discussion regarding the lesson (and not just the part of the new words).
 
孩子 们 长 很很快 (háizimen zhǎng de hěn kuài)
Children grow up in a hurry

妈妈身体不太好
(māma shēntǐ bú tài hǎo)
Mom doesn't feel fine.
妈妈的身体不太好
(māma de shēntǐ bú tài hǎo )
Mom's health is quite bad.
The last sentence is self-explanatory, no need to explain.






domenica 21 settembre 2014


Conosci 1000 parole ma non sai dire 1 frase? You know 1000 words but unable to say 1 phrase

La maggior parte dei corsi di lingua ti mette in grado di imparare a riconoscere un testo ma di rado impari anche ad esprimerti. Fin quando si tratta di tradurre o, al limite, comporre un testo scritto non ci sono difficoltà.
  
E' come se la lingua si fosse seccata, non c'è verso a mettere insieme una frase decente. Si parte da lontano-lontano: immagini che vorresti esprimere comprimono il tuo cervello e in questa confusione ben poco arriva ad essere espulso dalla bocca in frasi.

E quando finalmente fuoresce qualche cosa dalla tua bocca, il più delle volte è un'insieme di parole tradotte, senza senso e senza sintassi. La prof ti guarda strabiliata e ti verrebe voglia di sprofondare e non provarci mai più.

Non demordere: noi siamo passati per le stesse tue difficoltà, conosciamo le trappole e i momenti di disperazione. Siamo qui per aiutarti.





sabato 12 luglio 2014


Mi scusi!, Signore!, Signora!, Cameriere! - come si dice in cinese oggi?


Ho letto un articolo interessantissimo al riguardo (clicca qui), provo a tradurlo e a riportarlo per i miei lettori italiani.


Inizia con l'uso del  (qīn) che è l'abbreviazione di 亲爱的 (qīn'ài de). Io ricordo che una delle mie insegnanti mi scrisse una lettera iniziandola con un bel 亲爱的 Teresa. Sarebbe all'incirca il nostro "Caro/cara". E' tutt'oggi è utilizzato per la corrispondenza.
La sua equivalente abbreviata , invece, denota un contatto molto meno formale che intercorre tra parenti o amici stretti.
Oggi si usa iniziare una qualunque comunicazione con un bel   per tranquillizzare l'interlocutore circa le intenzioni di chi parla e nello stesso tempo riuscire ad ottenere maggiore attenzione. A Chengdu è stato addirittura affisso un cartello stradale, invitando le persone ad osservare i semafori, che iniziava così:



美女 (měi nǚ) invece è l'appellativo usato per il gentil sesso (l'equivalente per gli uomini invece è 帅哥 shuài gē) nelle più svariate situazioni, come ad esempio al bar o in un negozio. Certo, farsi chiamare "Bella signora!" o "Avvenente signore!" da uno sconosciuto può facilmente trarre in inganno. La foto, riportata dall'articolo, ne da giusta testimonianza.





小姐 (xiǎojǐe) significa "signorina". Fin qui nessun problema. Lo si aggiunge al cognome, ad esempio 王小姐 (Wáng xiǎojiě): Signorina Wang. Si usa 小姐 per richiamare l'attenzione della cameriera, solitamente giovane, perchè 小姐 significa anche piccola sorella (maggiore). Attenzione, 小姐 è anche la prostituta in alcune regioni.
Va ricordato, tuttavita, che in Cina si usa 服务员 (fúwùyuán) al suo posto, quando si chiama il cameriere/a.



Possiamo tuttavia sentirci piuttosto tranquilli quando usiamo i classici appellativi
女士 (nǚshì)  e 先生 (xiānsheng), rispettivamente "Signora" e "Signore", salvo tener presente che 女士 si usa per signore dall'età di 40 anni circa in poi e comunque entrambi sono titoli piuttosto formali. 

Per ultimo viene menzionato un appellativo della tramontata era comunista. Non dico "maoista" perchè la parola rievoca il suono del towarish russo. Esso è: 
同志 (tóngzhì), significa "compagno", "compagna". Una volta rishiavi di perdere il posto di lavoro se lo omettevi, per contro potevi usarlo verso chiunque in qualunque situazione, senza correre il rischio di offendere. Oggi viene usato perloppiù tra gli omosessuali. 





martedì 20 maggio 2014


Grammatica e fonetica - una bestia da domare GRAMMAR AND PHONETICS - A BEAST TO BE TAMED





Tutte le lingue sono straordinarie. Tutte le lingue hanno le loro sacrosante ragioni di dire una cosa in un modo anzicchè in un altro.


Quando insegno la lingua cinese le prime difficoltà serie s'affacciano alla prima lezione. Perchè si pronuncia così? Eh, sì, la difficoltà maggiore, almeno all'inizio, riguarda proprio la pronuncia.
La maggior parte dei corsi impone ritmi serrati e vette da raggiungere ad ogni costo. A prescindere dalla disponibilità e dall'apprendimento che varia a seconda degli studenti, trovo inspiegabile questo modo di procedere. E' come se tutte le lingue fossere uguali e, di conseguenza, anche la tenica per insegnarli.

Ogni lingua ha le proprie priorità. La lingua cinese parlata ha la priorità di far combaciare la parte iniziale della parola con la parte finale, dove la parola è sempre rigorosamente monosillabica nel senso che una sillaba è sempre una parola autonoma. Che cosa vuol dire far combaciare? Significa che ci deve essere armonia tra la parte iniziale (una consonante) e quella finale (una vocale o un gruppo vocalico).

Armonia, che bella parola. Fa scaturire immagini di pace e di serenità. Ecco il senso delle regole della fonetica cinese: mai andare contro l'armonia. Da qui è un attimo far capire agli alunni quali sono queste regole e come funzionano.

 

1 aprile 2014

Una parola, tanti significati - gioie e dolori dell'insegnare la lingua cinese /  Grammar, phonetics and writtings - my posts





"Che cosa", "che", "tutti", "qualsiasi" e "niente" .... tanti significati, una sola parola nella lingua cinese: 什么 (shénme)

E' un pronome interrogativo, corrispondente a "che cosa?" ma è anche un attributo con diversi significati a seconda del senso della frase ma non solo.

Troviamo in un piccolo romanzo del premio Nobel, Mo Yan, uno dopo l'altro, diversi frasi dove trova posto il fatidico 什么.

Vediamo gli esempi sulla lavagna:

他什么都学不到 .
Tā shénme dōu xué bù dào.
(Non riesce ad imparare NIENTE)

他什么事情都做 .
Tā shénme shìqíng dōu zuò.
(Ha fatto TUTTO) 
ossia (ha fatto TUTTE le cose)

学点什么不好? 
Xué diǎn shénme bù hǎo?
(CHE male c'è a studiare un po?)

e, infine:

做什么比学医好.
Zuò shénme bǐ xué yī hǎo.
(QUALSIASI cosa è meglio che studiare medicina).

CHE COSA ne pensate?





mercoledì 26 marzo 2014


YIN e YANG, ovvero la scrittura cinese: prima lezione

Perchè nello scrivere un carattere cinese devo procedere in un certo modo?

A volte è semplicemente una presa di decisione, del tipo: "precedenza a destra", senza la quale a un incrocio ordinario non si saprebbe a chi toccherebbe passare per primo.

Altre volte, ed è il caso più interessante, ci sono motivazioni che si perdono nella preistoria.

Andiamo a tingere al dualismo YIN - YANG, base di tutti i classici cinesi. Perchè YIN e perchè YANG? E qui partiamo dai due corpi celesti che scandiscono il giorno e la notte, anzì, per seguire la logica cinese, si tratta di corpi celesti che scandiscono il tempo dell'alternanza della notte e del giorno.

YIN  significa nuvoloso, ma il suo significato è assai più ampio: femmineo-umido-buio-arrendevole-oscuro  etc etc.
YANG significa maschile, ma, aggiungendo DA (grande) significa sole. Anche il significato YANG è più ampio: creativo-di luce-propositivo etc etc.

Da dove vengono queste immagini di YIN e di YANG?
Guardando la lavagna si vede il sole (un cerchio) e, sotto si vede 日 un rettangolo con un tratto in mezzo. Il tratto in mezzo è una nuvola preannunciando l'inserimento del sole in un'atmosfera. La luna, invece, è una luna crescente con due nuvolette che parzialmente lo coprono e il carattere attuale è: 月.

Fin qui vediamo due corpi celesti nell'atmosfera. Il loro significato è limitato a ciò che rappresentano. Per arrivare al significato femmineo-arrendevole-oscuro (YIN) e al significato creativo-di luce-propositivo (YANG) manca il loro inserimento in un paesaggio. Come avviene ciò?

Guardando ancora una volta la lavagna si vede il sole in mezzo a due montagne e la stessa cosa fatta con la luna. Nel primo caso abbiamo l'immagine diurna e nel secondo quella notturna.  In questo modo otteniamo: 阳 YANG: (sole, ma anche maschile) e 阴 (YIN: nuvoloso, ma anche femmineo).

Torniamo alla domanda: perchè devo scrivere i tratti di un carattere cinese in un certo ordine?

Guardiamo la montagna: sotto c'è un lungo tratto (la base) e sopra ci sono due colline.  Dato che si scrivono prima le cose che stanno sopra (le colline) e solo dopo il tratto lungo, una volta ruoteato il disegno in senso orario, mi ritroverò a scrivere "le due colline" prima e il tratto lungo, diventato verticale, subito dopo. D'ora in poi i miei studenti sapranno che per scrivere 阳 dovranno dunque iniziare dalle "due colline".




mercoledì 12 marzo 2014


Grammatica cinese "Frasi con 把"



Agli studenti del primo anno (e anche del secondo) raccomando sempre di rispettare la formula base della frase cinese: SOGGETTO - COMPLEMENTI VARI - PREDICATO - COMPLEMENTO D'OGGETTO. Questo perchè la lingua italiana, a differenza di quella cinese, modifica l'ordinamento dei membri della frase a seconda se si tratta di affermazione o di domanda. Se non prestassi particolare attenzione a questa differenza, i miei alunni tenderebbero a fare le domande in cinese con la sintassi italiana.
E' grande, quindi, la loro sorpresa quando s'introducono variazioni a questo schema.
La "Frase con 把" è una di queste.
Perchè devo sconvolgere l'ordine costituito? - questa è la domanda.
Da qui posso partire per portare svariati esempi, dalla classica frase dove coinvolgo i complementi direzionali a quelle che richiedono complementi risultativi e così via.
La negazione, pure, richiede di anteporre la struttura avverbiale con 不 o 没 (a seconda della situazione), tanto da sottolineare la natura straordinaria della frase.









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