giovedì 24 settembre 2020

连一句话也不会说 Non spiccichi una parola

Sai millecinquecento parole ma non ne spiccichi una?

Ogni anno, intorno all’apertura dei corsi, sorge la domanda: “Perché, nonostante conoscessi mille parole, non ne spiccico una?” I sinologi sono frustrati, si disperano, smettono di studiare.


Partiamo dal bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.

 Se paragono la fatica per imparare ad esprimermi in qualche maniera in inglese, in spagnolo, persino in russo con la fatica che richiede il cinese, risulta evidente che non ci siamo proprio. Se provo a tradurre una frase da conversazione quotidiana in una di queste lingue, ci posso riuscire dopo uno studio relativamente breve. Per le stesse frasi in cinese ci vuole il livello C2, cosa che si ottiene con diversi anni di studio sodo. Ecco il bicchiere mezzo vuoto.

 

Torniamo con la mente al primo anno di cinese. Quante meraviglie! Che mondo nuovo! Come ci buttavamo nella conversazione al nostro livello bebè con frasi, tipo 你好!你好吗?Persino con frasi, tipo 你叫什么名字?Allora non ci sembrava tempo perso imparare le parole nuove (poche) e scrivere gli 汉子, vero? Ecco il bicchiere mezzo pieno.

Cosa succede quando perdiamo l’età dell’innocenza?   PIU’ SO, MENO SO – è particolarmente vero in questo caso.

Quando usciamo dal limbo della frase cinese classica: SOGGETTO – AVVERBI – PREDICATO – COMPLEMENTO OGGETTO, entriamo nel regno della lingua vera.

Se il livello base è stato studiato ma non metabolizzato, costruirci sopra un livello successivo, anche se per gradi, porta rapidamente allo scoramento. L’entusiasmo del principiante è da tempo svanito, la fatica per memorizzare le 40-50 parole nuove per volta sembra inutile ed ecco che ci ritroviamo frustrati, disperati e smettiamo di studiare.


In un post del 2014 proponevo un corso di conversazione indirizzato agli studenti che avevano già acquisito il materiale del corso progredito. Tuttavia questo corso, di un livello avanzato, incontra le esigenze dei soli studenti che avevano terminato il corso progredito. Ecco il link. 

Per tutti gli altri le mie proposte sono sempre le stesse: affiancare il percorso scolastico con lezioni di conversazione.

Nel caso di studenti del corso base basta non permettere che la forbice tra lingua studiata e ciò che siamo in grado di esprimibile divarichi troppo.

Lo strumento che uso da tempo permette di avanzare gradualmente. Le frasi sono brevi e pratici, le immagini attuali e gradevoli.

I dialoghi sono accompagnati da esercizi

Quando iniziamo il livello progredito, se precedentemente non era stato fatto tale lavoro, non ci resta che farlo ora. Qui torna la questione del bicchiere mezzo vuoto, mezzo pieno.

 

Non tutti gli studenti hanno piacere di ammettere di avere un tale bisogno. Ricominciare quasi da capo, mentre il numero di parole conosciute supera largamente i mille, non è da tutti. Eppure il metodo per colmare il divario è uno solo: IMPADRONIRSI del sistema cinese e per impadronirsi non conosco metodo più efficace della conversazione.

Da una parte ripeto da pappagallo, permettendo al cervello ed ai sensi di familiarizzare, dall’altra provo a comporre, almeno oralmente, le frasi le cui struttura mi sono familiari. A furia di recuperare, la disperazione scompare, la frustrazione diminuisce e mi ritrovo a vedere il bicchiere mezzo pieno.

Entreremo in dettaglio nei post successivi.



Nessun commento:

Posta un commento