18 agosto 2011 – Pechino
Oggi è tornato il sereno, di nuovo. Cielo azzurro come se
fosse la cosa più normale di questo mondo rasserenarsi del tutto dopo una
giornata di pioggia preceduta a sua volta da un giornata completamente limpida.
E il cielo di Pechino è tornato ad essere blu, il sole
scaldava i cuori, gli uccelli e le cicale facevano le loro gare di canto.
Una sola persona non gioiva: Daniele. Avevano sbagliato la
scadenza del suo visto e per rinnovarlo non c’era abbastanza tempo, di
conseguenza doveva posticipare la partenza di almeno tre giorni.
Ho letto la disperazione sul suo viso, qualcosa che si
avvicinava a quello che provavo io quando la speranza di rientrare in anticipo
si allontanava sempre di più, lasciandomi in balia a pensieri allucinanti
sempre più deprimenti.
Vederlo soffrire per la stessa pena mi aveva fatto scattare
sentimenti contrapposti: da una parte una gran voglia di aiutarlo, dall’altra
una sottile gioia di non essere io colui che soffre.
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