Partendo dall’enunciato che il verbo cinese esprime puramente l’azione e null’altro, eravamo giunti a capire che per dire che un’azione si è completata occorreva aggiungere il relativo complemento di risultato e, nel caso di azioni che implicavano una distanza da percorrere, il complemento direzionale.
Il complemento di risultato è stato ampiamente trattato nei post dal 18 novembre al 14 dicembre 2020, mentre quello direzionale nei post dal 30 dicembre 2020 al 23 febbraio 2021.
Oggi iniziamo a parlare di un altro complemento verbale; dei
Che cosa esprimo con un complemento potenziale? Naturalmente la potenzialità intrinseca, dunque la possibilità, che un’azione venga compiuta.
La necessità di esprimere la potenzialità o meno di un’azione si presenta perloppiù quando mi sorge un dubbio “Ce la faranno i nostri eroi a…..?” oppure quando stabilisco (con rammarico) che purtroppo “non ce la faranno a…..”. L’eventualità di dover affermare la potenzialità della riuscita di un’azione è piuttosto rara.
Pensiamo un’attimo ad un linguaggio quotidiano:
“Con questo traffico non ce la farò.”
E’ più raro il caso di affermare qualcosa, tipo
In ogni caso parliamo della possibilità o meno che un’azione venga compiuta.
Torniamo dunque un attimo a vedere qualche esempio di azione compiuta, espressa con complemento di risultato o con complemento direzionale:
Frase che contiene un’azione comune:
我很少吃中国菜。(Wǒ hěn shǎo chī zhōngguó cài.)
Frase con utilizzo di complemento di risultato:
Finalmente ieri sera ho mangiato cibo cinese.
昨天我终于吃到了中国菜。(Wǒ zuó wǎn zhōngyú chī dào le zhōngguó cài.)
Frase che contiene un’azione comune:
vietato entrare
禁止进入 (Jìnzhǐ jìnrù)
Frase con utilizzo di complementi direzionali:
学生们都走进教室来了。(Xuéshēngmen dōu zǒu jìn jiàoshì láile.)
Entreremo in dettaglio la prossima volta.
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