25 luglio 2013 - Pechino
L'ho fatta grossa. Stavolta ho
sbagliato e in più non c'è modo di tornare indietro.
Avevo fatto una sfilza di errori: avevo
pagato con la carte di credito perchè ero bagnata e non volevo
fare la fila in banca. Ero bagnata perchè avevo capito male
dove dovevo andare così ero dovuta ritornare indietro. Avevo
pagato con la carta e quando l'impiegata mi aveva mostrato l'importo non ci
avevo fatto caso che al posto di 3.500 yuan stavo per pagare 5.300
yuan. Ero stanca, bagnata e avevo fretta di finirla.
La cifra poi risultò essere
corretta perchè mi ero iscritta a un corso intensivo con
cinquanta percento di lezioni in più. Mi ero iscritta al
corso intensivo perchè al momento di compilare il modulo avevo
fretta ed era la terza volta che mi chiedevano qualche nuovo
documento da esibire. Avevo fretta perchè avevo paura che mi
potessero rifiutare per qualche motivo. Così avevo sbarrato la
casella delle quattro settimane, sapevo che c'era anche un corso di cinque
settimane – da evitare, e non mi ero curata di verificare altro.
Così eccomi qua con la
prospettiva di immergermi nello studio senza possibilità di
scampo. In fondo sono qui per questo, non è vero?!
C'è stata una pioggia fortissima
stamattina. Gli ombrelli non sevivano più di tanto. Le scarpe
calpestavano litri d'acqua prima di toccare terreno e il vento
infilava i raggi di pioggia ben sotto gli ombrelli. Più tardi
il sole ha fatto capilino per un attimo per poi minacciare di nuovo
pioggia, alternandosi così per un bel po'. Infine, verso il
tramonto, abbiamo potuto respirare: c'era sole e aria fresca, un
gioiello insperato.
I balconi dei dormitori si sono subito
riempiti di panni stesi ad asciugare. Il mondo intero ha riaperto i
polmoni per respirare l'aria pura.
Nessun commento:
Posta un commento