martedì 4 maggio 2021

Particella 了come e quando Introduzione

 


 

Nello studio della lingua cinese prima o poi t’imbatti in un . A distanza di anni  torna periodicamente la domanda  “ma sto dove lo metto?” 

Dopo anni di insegnamento mi domando ancora, perché gli studenti italiani sono così ansiosi di usarlo.

La domanda, secondo me, non è “dove lo metto”, piuttosto “quando e perché lo uso”.

 



Come ogni cosa, l’uso del non richiesto risulta zavorra. Occorre liberare il campo da questo suo uso indiscriminato e per farlo partiamo dal capire quando, invece, è necessario. In questo modo si spera di portare l’alunno a trovare la specifica collocazione del  , facendo sì che, ogni qualvolta non si presenti una situazione simile, non venga la voglia di usarlo. 

Se inserisco un dove non è previsto, creo un’aspettativa che mette il mio interlocutore in attesa di una motivazione.  Ricorda la questione del predicato aggettivale, dove per non lasciare la possibilità di paragone devo inserire l’avverbio . Niente paura, lo vedremo nel dettaglio.

 

 



 

Intanto stabiliamo le denominazioni (mi perdoneranno i sinologi più esperti di me nella distinzione da me adoperata).

 

Esiste il particella modale 语气助词 e il particella aspettuale 动态助词

 

Si potrà parlare grossolaneamente di due distinte funzioni del modale e di altrettante funzioni del aspettuale.

Lo affronteremo, come al solito, un passo alla volta.

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